mercoledì 28 dicembre 2011

A singulti

Certi meccanismi sono venuti a perdere l’efficacia di un tempo, ma continuano ad avere un gran peso nella programmazione delle coscienze, fin dalla prima infanzia, sicché dobbiamo rassegnarci a non pretendere troppo: di fronte alla paura, vedremo ancora per secoli la superstizione prevalere sulla ragione, e l’istinto gregario sulla cooperazione; ancora per secoli, di fronte al pericolo, l’impulso più comune sarà quello di rinunciare alla libertà in cambio della sicurezza, disponendosi all’obbedienza pur di fuggire la responsabilità; ancora per secoli, come fin qui è stato, buona parte della programmazione consisterà nel fare accettare il programma come “naturale”. Non è affatto strano, dunque, che proprio adesso la democrazia sia oggetto di tante critiche; comprensibile che si parli del suo fallimento, e di quello del liberalismo; “naturale” che la tentazione più forte sia quella dello Stato organico. Durerà per qualche tempo, e non sarà stata l’ultima volta, perché l’umanità procede a singulti. Perché la prossima sia meno dura occorre non disperare, ma nemmeno lasciar tutto alla speranza: anche se guardata con sospetto o, peggio, derisa, la ragione che si oppone alla “natura” va coltivata ancora. Con più impegno, se possibile.

5 commenti:

  1. Il post più ottimista da che seguo il blog (qualche anno), al punto che stavo per scrivere un commento quasi indignato (l'idea di progresso e così via), ma poi mi sono detto che se un po' di ottimismo può nuocerci, allora non stiamo poi così male come sembra, e in caso contrario, beh, male non fa.

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  2. Malvino, ci risiamo? Nuova captatio benevolentiae... ? Hai fatto un passo avanti: dal primo Ottocento sei passato alla prima metà del Novecento. E questa volta mi trovo sostanzialmente d'accordo. Dissento solo su una cosa: non è la "paura" a farci "rinunciare alla libertà in cambio della sicurezza, disponendosi all’obbedienza pur di fuggire la responsabilità". No. Si tratta della consapevolezza. E la consapevolezza è data dalla Storia. Perché il mio intento non è quello di distruggere (o, peggio, fuggire) la democrazia; piacerebbe anche a me trovare dei "correttivi" per mantenerla salda. Comunque, mi fermo qua. Discussione già fatta.

    Da buon liberale quale sei, spero che accetterai i miei auguri di buon anno e per il figlio da poco arrivato (non ricordo se ho avuto modo di farti gli auguri).
    Francès

    PS: confesso

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  3. Questa si è una "manovra" lacrime e sangue.
    Ti detesto per la tua fredda lucidità

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