Vedere il “simbolo religioso” nel crocifisso spesso è difficile, talvolta impossibile, e questo il caso del crocifisso in pugno al sostenitore di Ratko Mladic (la Repubblica, 1.6.2011 – pag. 21). In questo caso è possibile cadere in errore perché insieme al crocifisso – zoomando indietro a inquadrare gli altri sostenitori del “boia di Srebrenica” – era esibito anche un altro simbolo: quello della mano destra alzata a mostrare tre dita, simbolo della Santissima Trinità, nel gesto che è lo stesso delle guardie svizzere quando prestano giuramento. Insomma, ad essere ingenui o perfidi, il crocifisso qui esposto in luogo pubblico (Belgrado, 30.5.2011) potrebbe sembrare proprio un “simbolo religioso”. Non è così, perché per fortuna – come ci ha più volte ricordato Benedetto XVI, con cataratte d’eco della gerarchia ecclesiastica, fin giù all’ultimo chrétien di Avvenire – il crocifisso è anche – chissà, forse soprattutto – “simbolo della civiltà e della cultura”. Si badi bene: non già di una civiltà e una cultura, ma della civiltà e della cultura per antonomasia. Chi potrà mai negare il diritto al popolo serbo di rivendicare con orgoglio le sue radici cristiane?
ciao le tre dita alzate non rappresentano qui il simbolo della trinità ma sono " «Le tre dita, pollice, indice, anulare, e le restanti due chiuse? Quello è il gesto che sta per le tre C (nella trascrizione latina S) dell’alfabeto cirillico, ovvero Sloga Srbina Spasava, l’unità salva la Serbia», spiega Manzoni. «In parole povere “io sono con te in tale unità”, quindi i calciatori serbi non sono andati verso i loro tifosi per “calmarli” ma per dire che erano con loro... che le tre C vinceranno... era come il gesto della V di Churchill durante la Seconda Guerra Mondiale»."
RispondiEliminahttp://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/2010/10/13/ITALIA-SERBIA-L-esperto-ecco-cosa-significa-il-gesto-delle-tre-dita/2/119431/
saluti
s.c.
@ s.c.
RispondiEliminaIn realtà, "Samo Sloga Srbina Spasdava": 4 S vorrebbero 4 dita. Ho letto la spiegazione alla quale mi rimanda, ma è posticcia (da "post-").