sabato 21 dicembre 2013

Spiegatemi cosa c’è da salvare


Solo in Italia c’è coincidenza di un brutale spregio per le regole, di una cieca visceralità dell’opinione pubblica, di una disarmante irresponsabilità della politica e della magistratura e di quel malinteso senso del compassionevole che tollera l’inganno fino a sollecitarlo, dunque solo in Italia poteva darsi un caso Stamina. Nello specifico: si è fatto scempio delle norme doverosamente severe che accompagnano un trattamento terapeutico dal momento in cui è concepito come ipotesi a quello in cui viene adottato come presidio clinico, e questo è stato possibile per l’inqualificabile cedimento di chi avrebbe dovuto farle rispettare a fronte della pressione del moto irrazionale che esigeva una legittimazione del «non è vero ma ci credo» in forma di diritto all’illusione, rivendicando una fattispecie di statuto alla circonvenzione di incapace, con copertura a spese dello stato. In fondo non si concede altrettanto alla religione? Non si continuano a vendere farmaci omeopatici anche se è dimostrato che sono inerti? 
Cosa non si è visto, stavolta. Sperimentazione farlocca, brevetti inesistenti, non uno straccio di pubblicazione scientifica a dar conto dei test in vitro, somministrazione di un intruglio potenzialmente letale a poveri disperati per lo più senza speranze, e il tutto mentre Fiorello e Le Iene tifavano per lo psicologo titolare di una società che si occupava di indagini di mercato, prontamente riconvertita a santuario miracoloso. La comunità scientifica nazionale e internazionale si faceva sentire, ma invano, perché, si sa, neanche Pasteur era laureato in medicina, e poi le case farmaceutiche fanno quadrato per stroncare gli outsider del calibro di un Vannoni. E il Ministero della Salute stanziava milioni di euro, ché a non stanziarli correva il rischio di apparire insensibile. 
Niente di nuovo sotto il sole del Belpaese, dove il welfare trova soluzione nelle ciotole di minestra della Caritas, la diseducazione alimentare nelle alghe sciogliopancia di Wanna Marchi, la giustizia nella marcia per l’amnistia di Marco Pannella e la disoccupazione in una schedina del Superenalotto. Spiegatemi cosa c’è da salvare. Dov’è il paese che merita di risalire la china? Il degrado se lo porta dentro da decenni, forse da secoli. Lasciatelo fallire, non gli è possibile altro destino. 

18 commenti:

  1. Perché, i killers in fuga durante il permesso premio o nessuno che "sapeva" come vengono trattati gli extacomunitari in una struttura di accoglienza, li vogliamo lasciare fuori dalla lista? Vorrei essere commissariato dalla Svezia.

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  2. Beh.. Nel bel paese abbiamo anche Armani, la Ferrari, Carlo Rubbia, molte aziende che ancora sopravvivano e fatturano miliardi di euro..

    E i farmaci omeopatici si vendono anche in America, Germania, etc.

    Gigi

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  3. Eppure, non mi pare che gli italiani contemporanei siano frutto di accoppiamenti tra consanguinei, anche se tutto in loro lo lascerebbe presumere.

    Sempre l'anonimo disinformato.

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  4. Metodo Stamina e metodo Pannella ci vengono 'somministrati' allo stesso modo.

    Di là il 'miracolo' di chi muove improvvisamente una mano, di qua il 'miracolo' di un signore da 65 anni in sciopero della fame&dellasete continuato, persistente e pressoché ininterrotto e purtuttavia vispoearzillo che è un piacere.
    Con una differenza non da poco: di là gente che soffre e cerca qualcosa, qualunque cosa a cui aggrapparsi; di qua uno che ci prende per i fondelli e da quarant'anni pratica l'appropriazione indebita di tutto ( non esclusi soldi, un fiume di soldi nostri).

    Chi ha la responsabilità di 'informare' dovrebbe astenersi dal somministrarci in modo tanto superficiale e acritico questa spazzatura: e staremmo già meglio.

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  5. Con grande dispiacere ma è così.

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  6. E il dramma è che questa cultura antiscientifica che percola da oroscopi, santoni, complottisti, venditori di siero di serpente e chi più ne ha, più ne metta, uccide http://attivissimo.blogspot.it/2010/05/si-puo-morire-di-antiscienza-sedici.html
    [redsmaug]

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  7. Parafrasando quello che la figlia di Libero Grassi disse, riferendosi a Palermo, ai funerali del padre: «questo è un Paese che non merita bambini».

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  8. In questo Paese manca del tutto la cultura scientifica. Manca la cultura della scienza, il che è abbastanza paradossale nella patria di Galileo. La divulgazione scientifica made in Italy è (ancora) solo affidata a Superquark, troppo poco (ma grazie al cielo c'è) per avvicinare la gente alla bellezza ed al rigore della scienza. Non sono mai riuscito a spiegarmi come mai in vicende come questa, il pregiudizio dell'opinione pubblica sia sempre sospettoso della scienza, anziché del metodo ogni volta presentato. Come lei fa notare, in questa vicenda c'è tutta l'essenza dell'Italia: la religione in qualcosa, l'opinione non documentata, il giornalismo da due soldi (in questo caso quasi socialmente pericoloso), il complottismo acritico, la debolezza dello Stato.
    Per sorridere, mettiamola così: dopo la campagna vaccinale anti influenza aviaria affidata a Topo Gigio, il fatto che della frontiera della medicina e del diritto se ne occupino le iene è già un passo avanti, forse pure enorme per questo Paese.

    Julio

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  9. Mi viene in mente il mio titolare che dà dell'incivile a chi gli lascia la bottiglia di plastica sul muricciolo della ditta e poi smaltisce materiali del cantiere in una buca lungo i fossi dei campi, oppure mentre se la prende con gli evasori, ma poi fa artificiosi rimestamenti contabili per pagare meno tasse (che evidentemente, per lui, non sono evasione).

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  10. Che senso ha parlare male degli italiani quando tutti quelli che scrivono qui sono anche loro italiani?

    "Tutti gli italiani sono dei pirla (tranne me, ovviamente che sono italiano pure io ma non faccio testo)"

    Non e` un controsenso?
    O solo mancanza di voglia di prendersi le proprie responsabilita`?

    In ogni caso, ridicolo..

    Gigi

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  11. La parola-chiave del post è irresponsabilità. In due accezioni. La prima: comportamento incurante delle conseguenze. La seconda: assenza di un qualsiasi meccanismo che faccia pagare per gli errori. Se non ci fosse l'irresponsabilità, la carenza di cultura scientifica in molti nostri concittadini sarebbe un male col quale poter convivere.

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  12. In merito alle terapie omeopatiche varrebbe la pena di adottare almeno la sospensione del giudizio. Peraltro il totale contrasto in ogni sede da parte delle big pharma qualcosa vorrà dire (parliamo solo di quattrini).
    In Italia,trenta e più anni fa,anche l'agopuntura era altrettanto superficialmente considerata.

    leo

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    1. Immaginavo che sortisse un difensore dell'omeopatia. Bene, l'omeopatia è una truffa (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16125589), punto.

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    2. E per lo stesso motivo l'agopuntura non è una truffa (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=acupuncture+treatment).

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  13. Tutto esatto. Aggiungerei un elemento più frivolo, ma assai utile a immortalare lo sfascio: http://www.laprivatarepubblica.com/scie-chimiche-manifestazione-modena/

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    1. Qualcuno più sopra ha fatto giustamente notare che la stupidità non è una prerogativa solo italiana, essendoci una pletora di persone in ogni continente che crede nei farmaci omeopatici, negli alieni, nelle scie chimiche, nei rettiliani, nell'apocalisse, in Allah, Gesù Cristo, Babbo Natale e ogni sorta di parafernalia simile.
      Quello che colpisce degli Italiani, come fa giustamente notare il post, è un assommarsi tale di concause negative - genetiche, sociali, politiche, religiose, caratteriali - che, se il darwinismo dovesse risultare infallibile, li porterà rapidamente a una sicura estinzione come popolo. A questo punto, infatti, manca solo un bel meteorite con dedica.

      L'anonimo evoluzionista

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  14. Un Castaldi amaro e devo dire, purtroppo, da applauso.

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