martedì 21 luglio 2015

Io sto con Crocetta


Quello sul gomito destro di Crocetta sembra un lipoma. Oddio, potrebbe essere anche una cisti sebacea, ma la questione non cambia poi di molto: se hai un amico che è chirurgo plastico, non ne approfitti? E già che ti ci trovi, con quella ciccia che minaccia di sparare qualche bottone della tua camicia in faccia a chi ti sta di fronte, che se per caso è pure figlia di martire si grida allattentato, non ne approfitti per una liposuzioncina? Dite quel che volete, secondo me i rapporti con Tutino erano assai laschi, buongiorno-buonasera-riverisca-minchiachescirocco. Neanche vale la pena, poi, di considerare le insinuazioni che vorrebbero Crocetta al centro di chissà quale giro di interessi illeciti. Ma, dico, avete visto la sua casa? In un angolo dei mobiletti in truciolato, a destra un triste divanetto con sopra un patchwork che sa di studentessa fuori sede e mal depilata, e poi la mensoletta col veliero in bottiglia, la tazza da negozietto di souvenir con tre candele colorate infilate dentro, il posacenere da artigianato di area depressa... E quell’orribile cosaccio in finto noce sul quale sta sparapanzato? Dei poggiatesta da sala d’attesa di un ambulatorio d’altre ere, rivestimento in alcantara, bordini in microfibra probabilmente apposti con lo sparaspilli, motivo floreale da copriletto primi anni Settanta, insomma, roba che con sessanta euro il rigattiere ti dà pure il poggiapiedi in abbinato. E questo sarebbe il Governatore che amministra il magnamagna della Regione siciliana? Ma non fatemi ridere, questo è tutt’al più un Totò Merumeni invecchiato male che sopravvive tra i ninnoli lasciatigli dalla prozia canuta. Poco più in là – probabilmente la foto l’ha tagliata via – ci sarà pure Makakita, semmai impagliata. Guardatelo, questo è un uomo incapace della seppur minima cattiva azione, poi, sì, vabbè, sarà incapace pure d’ogni altra cosa, ma come si può immaginarlo al centro del malaffare che brulica attorno e dentro Palazzo d’Orleans?

7 commenti:

  1. Che l'area sia depressa, non c'è dubbio. Ma le ceramiche di Caltagirone sono costose. A parte il posacenere e il tavolo di cui si coglie uno spicchio, il vaso in fondo a sinistra è di pregio. Nulla che si avvicini a un quarto dello stipendio mensile netto, d'accordo. E nulla, nel gusto tutt'intorno esibito, che possa far pensare a una scelta personale invece che a regali. E qui mi fermo.

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  2. Sherlock Holmes avrebbe dedotto anche il numero di scarpe.

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    1. Non mi fotti: 42½, leggera accentuazione dell'arco plantare a destra.

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  3. Comunque un cialtrone da mandare via al più presto ed è pure omosessuale il che dovrebbe essere una qualità in più e invece è una squalifica nel suo caso miserabile.

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  4. hai scordato mi pare la borsite olecranica

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  5. Penso che dovresti fare un post a proposito della mania umana di colmare i vuoti, se già non l'hai fatto. :-)

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