Sono
stato un po’
precipitoso nella decisione di oscurare i commenti fin qui lasciati
su queste pagine dai miei lettori, me lo fa presente chi, con una
email giuntami poco fa, mi ragguaglia a dovere sulla sentenza della
Corte di Cassazione che mi ha mosso a così grave passo, e di cui avevo
colpevolmente letto solo la sintesi riportata da repubblica.it, che
pure riportava il link al suo testo integrale, senza tuttavia far
cenno nel corpo dell’articolo
al punto che ritengo sia da ritenersi essenziale: la condanna è
motivata dalla mancata rimozione di un commento contenente offese ai
danni di un tizio che ne aveva fatto esplicita e diretta richiesta al
titolare del sito, non già dal fatto che costui avesse dato assenso
alla pubblicazione. In sostanza, al titolare del sito non è stato
addebitato quanto scritto dal commentatore, né il non aver censurato
il commento quand’era
in moderazione, ma il non aver provveduto a cancellarlo quando ciò
gli è stato richiesto. Almeno per quanto mi riguarda, questo cambia
in modo radicale i termini della questione, consentendomi di rivedere la mia decisione con la seguente dichiarazione d’intento:
chiunque possa sentirsi offeso dal commento che un lettore ha
lasciato su queste pagine, e che io – chissà come, poi – possa
aver pubblicato per non aver colto il suo contenuto offensivo, non ha
che da segnalarmelo, e assicuro che sarà subitamente rimosso –
entro le 24/36 ore, diciamo – quand’anche
della supposta offesa dovessi intravvedere la sola ombra.
E se le fosse richiesto di rimuovere un suo post, nel quale qualcuno avesse riscontrato un contenuto offensivo, lei lo farebbe?
RispondiEliminaL'ho fatto, sa? E l'ho fatto perché il modo in cui mi è stato chiesto era cortese. L'ho fatto anche se continuavo a credere fondato ciò che avevo scritto e non vi ravvisavo materia dalla quale avrei avuto difficoltà a difendere dinanzi ad un qualificato giudizio. Il caso più esemplare? Un religioso da me citato per noie che aveva avuto dal rumore che la stampa aveva fatto attorno a certe sue leggerezze veneree: mi ha pregato di eliminare il post nel quale commentavo le sue gesta, l'ho fatto subito.
RispondiElimina:-D
EliminaStia bene.
Ghino La Ganga
quindi è più importante la "cortesia" della richiesta che la sua giustezza.
RispondiEliminaItaliano il signor Castaldi, molto italiano...
Ps: ormai siamo passati dall' introiezione delle "ragioni" del populismo opportunista grillino all'esercizio della difesa del suo "leader".
E non mi dica che non ho capito il senso del suo post, l'ho capito, purtroppo l'ho capito sin troppo bene
alessandro riccio
roma