martedì 14 giugno 2011

Urge referendum

Il popolo sovrano ha deciso a stragrande maggioranza che l’acqua è un bene pubblico. Questo non vuol dire che sia gratis, infatti continueremo a pagarla, anche se a un prezzo assai basso: meno di un euro a metro cubo, che sono mille litri, e dunque meno di un centesimo per dieci litri. Rimarrà più costosa del sole e dell’aria, tuttavia sarà fatta la volontà del popolo sovrano e costerà quasi niente.
Rimane il problema del prezzo scandalosamente alto dell’acqua cosiddetta minerale, che al popolo sovrano costa in media circa mille volte in più, ma sempre acqua è. Tanto lucro va a beneficio di privati, ma è di pacifica evidenza che le spese di imbottigliamento di quello che è un bene pubblico non giustifichino affatto un costo così alto. Lo sfruttamento delle fonti e delle falde di acque minerali spetterebbe allo stato e il prezzo andrebbe senza meno ridimensionato.
Urge referendum.    

18 commenti:

  1. l'acqua minerale, in linea teorica, viene venduta in quanto contenente una composizione minerale differente da quelle che esce dalle nostre tubature. Proprio per questo ha limiti di legge maggiori sulla presenza di minerali e metalli. Quando lei compra una bottiglia non paga solo l'acqua o la plastica, ma principalmente questa differente composizione che può essere preferita anche semplicemente per il sapore. Non mi pare che ciò sia da considerarsi un bene comune. E' un altro discorso se parliamo di sottrarre l'acqua alle attività umane principali (in ordine: sopravvivenza, agricoltura, industria) per imbottigliarla.

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  2. Sul prezzo dell'acqua si può discutere, ma quello che mi dava fastidio era il ragionamento che si sentiva fare in ogni discussione sulla privatizzazione: "siccome i tubi spandono, allora bisogna privatizzare gli acquedotti". Questo modo di ragionare è assurdo. Io dico: "siccome i tubi spandono, allora bisogna tappare i buchi!". Poi si può discutere se assegnare a ditte private (cosa molto saggia) i lavori di riparazione, anzichè creare carrozzoni statali gonfi di personale per riparare un tubo rotto ogni sei mesi.
    La privatizzazione del servizio idrico in sè la considero sbagliata perchè lo scopo di ogni impresa privata è il profitto, e sinceramente non vedo per quale ragione dei privati dovrebbero trarre profitto sfruttando impianti costruiti a spese dello stato nel corsi di centinaia di anni. Questo tipo di profitto non arricchisce il paese, lo impoverisce: trasferisce soldi dai cittadini agli azionisti delle imprese privatizzate.
    Un discorso simile vale per la distribuzione dell'energia elettrica, non si capisce per quale motivo ci debbano essere tante imprese diverse che acquistano energia elettrica, la mescolano tutta insieme sulla stessa rete, e poi si fanno pagare le bollette dagli utenti come se gli elettroni che arrivano a me fossero diversi da quelli che arrivano al mio vicino perchà lui ha un contratto con un'impresa diversa dalla mia. Tutte queste imprese non sono forse dei costi aggiuntivi per il sistema? non devono stipendiare personale? pagare i call centere? Dove sta il vantaggio? non sarebbe meglio se un'unico ente contrattasse il prezzo dell'energia con i vari produttori, proprietari di centrali in italia e all'estero, per avere il prezzo più basso possibile per tutti gli utenti della stessa rete di distribuzione?

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  3. Ma come, tu che sei un liberale e forse un liberista, che dici? L'acqua minerale imbottigliata compete su un mercato in cui c'è un competitor pubblico, che fornisce acqua minerale di paragonabile qualità direttamente dal rubinetto, senza specularci sopra. Finché c'è gente che è disposta a pagare di più per lo stesso prodotto sottoforma di bottiglia, e finché non decidiamo - come sarebbe sacrosanto - di tassare adeguatamente per il consumo scellerato di un bene primario come la plastica, perchè impedirlo? Oppure nelle tue parole è velata una sottile ironia che io non colgo?

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  4. ma posso scegliere se bere l'acqua del rubinetto (almeno qui a Milano) a pagarla meno che un centesimo al litro, oppure farmi di Uliveto e pagarla 1000 volte di più.

    mentre posso scegliere di comprarmi o no un nuovo smartphone, non posso scegliere se bere oppure no.

    e sui benefici di una gestione privata di un monopolio (vero che l'acqua di Lecco può essere gestita da una società diversa da quella di Merate, ma farsi 20km per riempire una caraffa è un poco scomodo), rimando alla gestione di autostrade spa. Con investimenti solo di una piccola percentuale rispetto alle promesse, ma con tariffe in compenso aumentate alla grande.

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  5. Sono d'accordo seriamente anche se il post è ironico. Quello che non mi spiego è perché quelli di sora acqua poi vendono l'acqua di Lourdes nella mariana bottiglietta di plastica. Cioè, in realtà me lo spiego benissimo.

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  6. non manca mai la chiosa alla birbonate :-))

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  7. tomate, la seconda che hai detto... :-)

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  8. Il post sarà ironico ma anche profondamente stupido: fatto salvo che effettivamente i canoni pagati dalle industrie dell'acqua per lo sfruttamento delle sorgenti (di competenza delle Regioni) sono scandalosamente bassi (e sarebbe un problema da affrontare seriamente), il fatto è che l'argomento della costosità dell'acqua in bottiglia privata è casomai a favore (meglio: porta acqua al mulino) del mantenimento della gestione pubblica, sarebbe il caso che malvino ci spiegasse se con l'acqua in bottiglia ci cuocia la pasta, ci lavi l'insalata, ci si faccia il bucato e il bidè. Io l'acqua in bottiglia non la bevo più da anni, ogni due settimane riempio due taniche da venti litri da fontane pubbliche, che hanno il vantaggio di non contenere il cloro come quella del rubinetto, bevo acqua buonissima e risparmio un casino.

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  9. @ vegetarian

    Non è neanche vero che paghiamo la composizione:

    1) in commercio ci sono sia acque minerali sorgive, sia acque potabili non meglio definite. Il costo minimo è intorno ai 15 cents al litro, non è detto che l'acqua in bottiglia sia "migliore" di quella del rubinetto. Spesso non ha senso bere quelle acque ultraleggere, specialmente se poi magari ci beviamo su un integratore salino

    2) alcune imprese commercializzano LA STESSA ACQUA in due packaging diversi, quello da 1 euro al litro e quello da 18 cents al litro. Lo scopo è venderla tutta, coprendo tutte le nicchie di mercato

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  10. @ dink

    Perché l'acqua delle fontane pubbliche non contiene cloro come quella del rubinetto? Non viene tutta dallo stesso acquedotto?

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  11. Facciamo anche un referendum per la fica_ pubblica, basta con questa privatizzazione della fica_, dovrebbe essere il bene comune per antonomasia, la fonte della vita...

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  12. L'acqua minerale, quella più gustosa, quella più salina, quella meno, quella colle bollicine, quella sulfurea è sacrosantemente tutta patrimonio dello Stato, né più né meno che la normale acqua d'acquedotto. Pregi e difetti dei vari tipi di acqua sono naturali e quindi non sono ascrivibili ad alcun soggetto privato, né alla sapienza di alcuna particolare lavorazione o coltivazione, come accade per praticamente tutti gli altri alimenti in commercio. Per questo non condivido l'idea che un'acqua minerale per qualsiasi motivo più ricercata debba rendere di più, per ragioni di mercato, al concessionario che la gestisce invece o prima ancora che al suo legittimo proprietario e produttore originario, cioè lo Stato. Del resto saremmo tutti grandi imprenditori, tutti grandi venditori dell'acqua di Fiuggi al prezzo che sappiamo essa costa, dopo averla pagata quattro fave secche allo Stato.
    La mia idea è quindi che le concessioni andrebbero assegnate non col sistema aumm aumm vigente, bensì con criterio economico, cioè a chi offra la maggior percentuale a favore dello Stato di ogni euro incassato con la vendita di acqua minerale in concessione. Si chiama concorrenza, quel che manca da sempre da queste parti.

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  13. Mi risulta che le aziende he imbottigliano l'acqua paghino un canone (risibile finchè si vuole, come già scritto sopra, ma in questo sono accomunati ai canoni per le spiagge, d esempio) e che abbiano l'obbligo di rendere disponibile a chi vuole l'accesso all'acqua della sorgente per uso privato.
    Potrei sbagliarmi, ma mi pare che se lei si reca dove viene imbottigliata l'acqua San Tizio (buona parte delle minerali ha un richiamo a qualche santo) con la sua damigiana ha tutto il diritto di riempirsela e consumarla con comodo a casa (ovviamente non può rivenderla, ma questo avviene anche con i pesci che può liberamente pescare dalle scogliere di Posillipo).
    Almeno un tempo era sicuramente così.

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  14. Sapessi sapessi chi sono...mercoledì, 15 giugno, 2011

    Resta da capire se conosciate la differenza tra un'acqua potabile e una minerale, se sappiate come funzionano le concessioni (direi proprio di no, eh), se sappiate quanto si impegnano le aziende che imbottigliano acque minerali alla tutela del territorio e dell'ambiente.

    Non so se conoscete i drammi che stanno vivendo alcuni comuni perché, in 10 anni dall'entrata in vigore dei "nuovi" limiti di legge per gli elementi e le sostanze nelle acque potabili (del sindaco, del comune, eccetera), i comuni stessi non si sono attrezzati con impianti di abbattimento degli "indesiderati" grazie al fatto che essendo "pubblica" andava in deroga la legge, come se la presenza e l'effetto nocivo di alcune sostanze andasse in deroga con la legge.
    Ecco, a 10 anni dall'entrata in vigore di detta legge, alcuni hanno che dal rubinetto di casa esce roba con cui al massimo ci si può fare il pediluvio.

    Sulla plastica sono d'accordo, anche se non è la plastica che inquina, come non è una pistola che uccide.

    Resto dell'avviso che un servizio come quello dell'acqua pubblica sarebbe meglio gestito da un privato, che avrebbe tutto l'interesse di mantenere le tubazioni in ottimo stato, perché pagherebbe l'acqua emunta e quindi a maggior spreco da tubazioni rovinate corrisponderebbe minor guadagno, e non avrebbe scusanti per eventuali carenze di qualità, non essendo possibile andare in deroga in questi casi.

    All'amico che prende l'acqua ogni due settimane nelle taniche da 20 litri dico solo di stare attento: se l'acqua delle fontane non è clorata e le fontane sono pubbliche e all'aperto, rischia di prendersi qualche bella malattia a lungo andare. Se poi non sterilizza le taniche, peggio mi sento. Faccia attenzione, lo dico sul serio, so di cosa parlo :-)

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  15. @Se sapessi chi sei ... ti chiamerei per nome

    Anche io, che ho votato sì per l'acqua, sono convinto che i privati nell'acqua non siano il male, anzi, possano fare molto bene.
    Infatti i Comuni restano liberi di affidare il servizio, come fanno i più, ad aziende private.

    Conosco, per esperienze lavorative passate, la complessità che si nasconde dietro sistemi come gli acquedotti e le fognature (troppo spesso dimenticate ma altrettanto importanti), in più vivo in un comune piccolo, che non potrebbe permettersi una struttura adeguata di gestione.

    Resta il fatto che ciò su cui si votava era:
    - l'OBBLIGO da parte dei Comuni di affidare ai privati il servizio, che li metteva in una posizioe di ricatto, privandoli di spazi di manovra contrattuale;
    - il ricarico per legge per le aziende, che sarebbe pesato sulle tasche di realtà particolarmente difficili (icittadini dei Comuni sulle piccole isole in primis)e che avrebbe rappresentato un'anomalia assoluta, sarebbe stato l'unico investimento con guadagni assicurati.

    Quanto all'andare a prendere acqua alle fonti:
    Non l'ho mai fatto, mai lo farò. Era semplicemente per segnalare a Malvino una delle molte differenze che esiste fra l'acqua pubblica dell'acquedotto e l'acqua, pure quella pubblica, delle sorgenti che vengono date in concessione a una ditta per la commercializzazione di minerale. E parlavo, per la precisione, delle fontane che le ditte che hanno le sorgenti in concessione, lasciano a disposizione del pubblico (che hanno quindi le stesse caratteristiche fisico-chimiche di quella imbottigliata).

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  16. @ferrigno:
    So benissimo quello che dici. Io ho spiegato quello che è il principio dell'acqua in bottiglia. Se poi la pubblicità riesce a rimbambirci tanto da farci comprare a peso d'oro ciò che scorre dai nostri rubinetti non posso farci niente.

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  17. E di questo post sull'argomento Lei Castaldi cosa pensa?

    http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/2011/06/referendum-no-allacqua-di-partito.html

    Carlo Asili

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  18. @ Carlo Asili
    D'accordo sulla sostanza, ma è un po' troppo "ideologico".

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