Andarsi a rifugiare nel luogo in cui si è nati quando non si ha più alcuna via di scampo mi richiama alla mente, in due soli passaggi, la sepoltura del cadavere in posizione fetale presso tante civiltà primitive, che per i più sarebbe da interpretare come il desiderio del ritorno al grembo della terra che ha dato la vita e per altri – uno per tutti, Mircea Eliade – indicherebbe il predisporsi ad una rinascita. Non so quanta importanza possa aver avuto questo istinto per la Sirte di Muammar Gheddafi o la Tikrit di Saddam Hussein, anzi, penso che molto probabilmente la scelta sarà stata motivata da ragioni tutte pratiche e d’altra parte facilmente comprensibili. Tuttavia non è per le stesse ragioni – se ridotte all’essenziale – che il nostro profondo immagina l’utero materno come il luogo più sicuro?
Ecco, forse questo è l’unico bandolo di compassione che possiamo tirare dal groviglio di orrore nel quale un tiranno avvolge la sua vita, che ha sempre giusta soluzione nella morte violenta, checché si dica per buona educazione: si tratta pur sempre di un uomo e, pur avendo voluto farsi nemico dei suoi simili, fino a farsi disumano, spesso con determinazione bestiale, non ha potuto tradire fino in fondo la sua specie. Anche quando il delirio lo ha portato a sentirsi un dio, infine gli scappa sempre un “mamma!”.
un altro dittatore eliminato. E ora, a chi tocca?
RispondiEliminaOttimo post.Sempre interessante, passar di qua. Stia bene.
RispondiEliminaGhino La Ganga
Ti sei mai chiesto il motivo per il quale Gheddafi (di cui non voglio fare l'avvocato difensore!) è salito alle cronache come "feroce dittatore" solo negli ultimi mesi dopo che Presidenti e Politici Internazxionali lo hanno osannato per una vita?? Hai mai pensato che, essendo un essere umano, aveva diritto ad una forma di giudizio che comunque non prevedesse la morte e per di più portata con ferocia sanguinaria da chi si sta dimostrando al suo pari? Cito le tue frasi: "Ecco, forse questo è l’unico bandolo di compassione che possiamo tirare dal groviglio di orrore nel quale un tiranno avvolge la sua vita, che ha sempre giusta soluzione nella morte violenta.."
RispondiEliminaSpero di aver frainteso, e se l'ho fatto chiedo venia. A me è sembrata una fine orribile, da non infliggere a nessuno, sia esso anche il peggior delinquente! Parlare di "giusta soluzione" quella portata avanti da gente che è messa in discussione persino da Human Right Watch per ciò che stanno facendo in Libia attualmente, mi sembra oltre che fuori luogo, sbagliato e criticabile. Tanto che ho voluto esplicitarlo. Ovvia la mia distanza da quanto hai scritto, ripetendo che, se avessi per caso frainteso, sono il primo a mettermi in discussione.
Buone cose.
Forse un giorno toccherà ai poveri d'animo appannati dal potere, dal potere meschino...che condanna la violenza ma la utilizza per i suoi "affari privati".
RispondiEliminaSi mettonno i "tiranni"(veri o presunti) alla gogna per appannare alla vista degi stolti e degli ignoranti la propria tirannia onde creare in questo modo un folto popolo di umili e fedeli servitori.
Carolina Verzeletti
Chissà se ha pure mormorato "Rosabella" morendo.
RispondiElimina