mercoledì 5 ottobre 2011

Nella peggiore delle ipotesi

Qui rispondo a quanti mi hanno scritto in questi ultimi giorni per chiedermi cosa farei nel caso in cui il decreto cosiddetto ammazzablog passasse senza emendamenti correttivi costringendomi a rettifiche su rettifiche. Credo di aver trovato una soluzione.
Pare che il responsabile del blog non sarebbe comunque tenuto a render conto di quanto i suoi lettori lasciano a commento dei suoi post. Bene, io sposterei il testo del post nella pagina dei commenti, limitandomi a mettere in pagina solo il titolo e una foto. Posterei il commento in forma anonima, sarebbe il primo della lista. Leggermi costerebbe al mio lettore due clic invece di uno.
Chiunque ritenga di essere stato diffamato da quanto è scritto in quel primo commento non avrà che da rivolgersi alla polizia postale, che avrà comunque modo di risalire a me. Se non fossi capace di dimostrare che quanto ho scritto non corrisponda al vero, ne risponderei ai sensi dell’art. 595 c.p., come ritengo giusto. Non mi sono mai sottratto al dovere di rendere conto di ciò che scrivo, ma finora non ho mai dovuto affrontare contenziosi giudiziari. Non escludo possa accadere, e in quel caso sono disposto a battermi. Ma pubblicare una rettifica che non ritengo legittima, mai. Meglio smettere di bloggare. 

Postilla Pare che non sia necessario.

5 commenti:

  1. rettificare è eludere una legge liberticida....bisogna bloggare secondo la propria coscienza.....libera o no???

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  2. Io credo che, semplicemente, quella legge (nella parte di cui parliamo) sia palesemente anticostituzionale. Come sempre, quando fanno qualcosa, fanno dei tremendi pasticci. Sembrano sempre di più la coppia di ladri assoldati da Crudelia Demon.
    Se così non fosse, dovremo finalmente scrollarci di dosso l'apatia che abbiamo e trovare le forme di protesta più incisive.

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  3. Non è nemmeno il Minculpop. E' il Minculpap (pone)

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  4. l´articolo 595 del codice penale punisce la diffamazione e si puo´diffamare qualcuno dicendo la assoluta verita'. Quello di cui parla lei si chiama calunnia punita dall´articolo 594.
    E lei non ha paura per il semplice motivo che evidentemente ha dei soldi da spendere in laute parcelle di un avvocato....

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  5. @ Simone
    Ritengo offensivo questo commento e le annuncio querela. A tempo debito le farò sapere se ai sensi dell'art. 594 o dell'art. 595, intanto inizi a tremare.

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