lunedì 7 novembre 2011

Gesäßgesicht, che sta per "faccia di culo"

In ordine cronologico, Francesco Rustichelli è stato l’ultimo dei nove a segnalarmi, e proprio oggi, la notizia data da Die Welt la scorsa settimana e quindi rilanciata da innumerevoli testate italiane ed estere: Weltbild, uno dei più grandi editori tedeschi, che è proprietà della Chiesa cattolica per il 100%, pubblica da anni decine di testate pornografiche, e con profitti nell’ordine di diversi milioni di euro. Notizia che mi è sembrato superfluo segnalare, perché ampiamente diffusa e commentata come meritava, sicché a Francesco ho detto che mi sembrava inutile degnarla di un solo rigo. Coincidenza vuole che proprio oggi Benedetto XVI abbia tenuto un discorso all’ambasciatore tedesco presso la Santa Sede nel quale… indovinate cos’ha condannato? Vi do un aiutino? Non c’è bisogno, vero? Bravi, ha condannato proprio la pornografia: “Hier ist es an der Zeit – ha detto – Prostitution wie auch die weite Verbreitung von Material erotischen oder pornographischen Inhalts… energisch einzuschränken”. “Energisch”, capite? E non risulta che l’ambasciatore tedesco gli abbia fatto notare che per fare quella sparata ci voleva una gran Gesäßgesicht. D’altra parte, si sa, gli ambasciatori sono tenuti ad essere diplomatici.

4 commenti:

  1. Però, Malvino, bisognerebbe integrare questa affermazione col fatto che Benny XVI qualche tempo fa ha eliminato la chirurgia estetica dagli ospedali cattolici (niente culi e tette che fra l'altro erano molto remunerativi). Poveraccio, gli sarà sfuggita la pornografia, non ha il dono dell'ubiquità, è solo il rappresentante di dio, mica dio ... e andiamo, su!

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  2. Gustosa la traduzione letterale! Ma «Arschloch», sebbene più generico, mantiene una brutalità assai icastica.

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  3. Come sempre si riportano dichiarazioni parziali per insinuare un'ipocrisia che non c'è: è da limitare la "distribuzione gratuita" :-)

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