Passata allo scanner la pagina di Guy Debord (Commentari sulla società dello spettacolo, XXIX), basterebbe annotare a margine: l’emergenza è una necessità dello statu quo. Oppure: ogni emergenza è posta dall’esigenza di ristabilire un dominio messo in discussione dai suoi limiti di sistema. Un po’ criptico, ma allusivo quanto basta. Mi risparmierei il compitino sul governo Monti, scanserei ogni critica da destra e da sinistra, eviterei di polemizzare sui massimi sistemi. Perché qui, con un cattolico liberale come Monti, le mie riserve sono di principio.
Io penso che, nella più fortunata delle ipotesi, il suo governo sarà una prova di quella economia sociale di mercato che unisce al liberismo senza liberalismo il dirigismo senza socialismo, per farne un ibrido labilissimo che ineluttabilmente scivola nello statalismo o nel mercatismo. Mostratemi una economia che sia riuscita ad essere sociale e di mercato, insieme, per più di cinque anni. Fatemi un esempio di cattolico liberale che non sia fallito, prima o poi, come cattolico o come liberale.
Siamo al collaudo di un Grande Centro: Guy Debord direbbe che i proprietari della società vogliono mantenere un certo rapporto sociale tra le persone, ma devono anche perseguire il rinnovamento imposto loro dalle nuove esigenze del dominio, e l’emergenza segna questa necessità come strumento di sempre.
sentite le dichiarazioni di ornaghi - ma potevano essere anche di molti altri ministri - fresco fresco da todi: "e' giunto il NOSTRO momento, non dobbiamo avere paura di esporci etc." pareva quasi una versione in chiave cattolica di quel vecchio discorso di almirante in cui si diceva pronto a "surrogare" lo stato.
RispondiEliminaluca
Ornaghi è quello che alcuni mesi fa chiamava i politici cattolici ad una riscossa "neoguelfa". Ho messo le virgolette perché ha usato proprio quel termine.
RispondiEliminanon ci resta che sperare che sia almeno un neoguelfo bianco
RispondiEliminaori
le gioie familiari e le pause ti fanno molto bene e di riflesso anche a noi
RispondiEliminavale anche per il post successivo sul papa, splendido quanto la vigna di makkox di ieri (su altro tema)
la svezia???
RispondiElimina@ simone
RispondiEliminala svezia è cattolica e liberale come il vaticano è comunista
la svezia, che ha una popolazione inferiore alla lombardia, per superare la crisi ha rafforzato il welfare per sostenere i consumi e per rimettere in moto la macchina dell’occupazione mediante investimenti e commesse e tagli fiscali per le aziende
tutto il contrario di quanto è stato fatto e si farà da noi, ma sopratutto loro... sono svedesi!
@ olympe
RispondiEliminaso che la Svezia non e´cattolica...io stavo rispondendo alla domanda: "Mostratemi una economia che sia riuscita ad essere sociale e di mercato, insieme, per più di cinque anni"
per me cattolico liberale e´un ossimoro...
"mercatismo" è un vocabolo degno di Tremonti, anzi è stato probabilmente inventato da lui e quindi non significa nulla (a mio modesto parere, suffragato però da una rapida consultazione di treccani.it e wikipedia).
RispondiEliminaMi consenta.
Francesco Martucci