A dispetto dell’euforia che esplodeva alla notizia delle dimissioni di Silvio Berlusconi, Nando Pagnoncelli ci avvertiva che solo il 48% degli italiani pensa che la stagione del berlusconismo si sia chiusa per sempre, ma che il 46% non ci crede, e che il 6% non sa che credere (Ballarò, 12.11.2011). Sondaggio che andrebbe ripetuto dopo il videomessaggio che Silvio Berlusconi ha diffuso stasera: credo che i numeri sarebbero ben diversi e darebbero prova ancora più evidente di quanto l’euforia di ieri fosse insensata. Umanamente comprensibile, certo, ma insensata.
“Non mi arrenderò… Raddoppierò il mio impegno…”. A non averne dubbio, già ieri, era assai più del 24,9% che viene accreditato al Pdl. Con un’area di astensionismo attualmente calcolata al 38,8%, si tratta di poco più del 15% degli italiani, fra i quali non mancano, seppure in misura quasi irrilevante, quanti ritengono che un ritorno di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi non sia nell’ordine del possibile. Più del doppio degli italiani che ancora lo sperano, invece, chi disperato, chi rassegnato, chi indifferente, non lo ritengono impossibile: tutti insieme, ieri, erano quasi la metà del paese. Quasi certamente, oggi, più di un italiano su due. E con più di mezza Italia che non la ritiene ancora chiusa per sempre, la stagione del berlusconismo è ancora aperta, di fatto.
Credo che sia un grave errore ritenere che il berlusconismo sia solo una pratica di potere e che i suoi effetti sulla società italiana si possano esplicare solo quando Silvio Berlusconi stia a Palazzo Chigi o abbia la reale opportunità di tornarvi. Fino a quando Silvio Berlusconi sarà vivo, il berlusconismo continuerà ad avere un peso rilevante in Italia: meno rilevante che con Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, ma non così poco rilevante com’è nelle illusioni di chi ieri festeggiava “la fine di un’epoca”. Si trattava solo di un rito propiziatorio.
Fino a quando Silvio Berlusconi sarà vivo, il berlusconismo non morrà. Sopravviverà per uno o due decenni a Silvio Berlusconi, quasi certamente in forma residuale, ma comunque efficace, quanto meno a sostenere la strisciante e infinita guerra civile tra fessi e furbi, che è quintessenza della storia patria.
esprimo l'opinione che berlusca conserverà ancora molto del suo potere di contrattazione, veto e intimidazione, ma non lo lasceranno tornare personalmente a palazzo chigi. ma non per merito delle opposizioni e nemmeno degli "italiani". la cosa però non sposta, al di là della forma, le questioni e chi pagherà la crisi
RispondiEliminaquanto al "berlusconismo" (chiamiamolo così per comodità), lo sai, concordo perfettamente
Io credo che si debba distinguere fra Berlusconi e berlusconismo.
RispondiEliminaPer Silvio Berlusconi persona, vale un dato oggettivo: quello anagrafico. Nella sua progressiva perdita del senso di realtà, Berlusconi ha "dimenticato" di avere 75 (settantacinque) anni: e su questo aspetto non c'è maquillage, tagliando o elisir scapagniniano che tenga. Ciò rende improbabile un suo ritorno al potere, perchè Berlusconi non è un vecchio qualunque che potrebbe avere il suo bel posticino nell'Italia gerontocratica. L'età avanzata, infatti, toglie a Berlusconi quello smalto e quel dinamismo che lo hanno sempre caratterizzato.
Altro è il berlusconismo. Ci vorranno anni, se non decenni per affrancarcene perchè il berlusconismo è, a mio avviso, soprattutto un dato culturale; proprio in quanto tale, consciamente o inconsciamente, tutti ne siamo stati permeati. Sia i favorevoli, sia i contrari.
Ci tocca aspettà con pazienza le sue dimissioni dalla vita.
RispondiEliminaE' chiaro che siamo contenti per le dimissioni, perchè un minuto senza B è aria pura. Ma il berlusconismo è dentro la nostra società dentro gli itliani. E poi quello non molla. Vigiliamo ancora altrimenti questi la crisi la fanno pagare ai soliti
RispondiEliminaSono passati più di 60 anni dalla morte di un altro signore, tale Benito Mussolini, ma il fascismo, seppur formalmente fuori dai palazzi del potere, alberga ancora nella cultura di molti italiani, inclusi molti dententori effettivi di potere.
RispondiEliminaDirei che il berlusconismo, che è un evoluzione adattata alla nostra società, del vecchio fascismo, potrà continuare a vivere almeno fino a cent'anni dopo la morte del suo fondatore.
Purtroppo Berlusconi non è solo Silvio, ma pure tutta la discendenza. Qui rischiamo che ogni generazione di italiani abbia il suo berlusca da combattere, a prescindere dal ritorno o meno del capostipite a Palazzo Chigi.
RispondiEliminaFrancamente preferisco i forconi.
Che spocchia che avete...
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