martedì 3 luglio 2012

Due chiese attaccate in Kenia: 17 morti e 50 feriti

Poco frequentate pure in Africa, si direbbe.

16 commenti:

  1. Questa era pessima.

    Gigi

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    1. Era una innocente constatazione, via.

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    2. Permette? Dovrebbe riportare anche il numero degli illesi.

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  2. volpi un kamikaze non può uccidere tutti in un edificio. i Morti saranno veri santi e martiri(se cattolici)

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  3. volpi Poi la storia è ben conosciuta; in Irlanda del nord sono più integralisti che nel resto del Regno unito proprio per il lungo scontro militare ( e paramilitare) fra le due fedi dominanti.Tutti abbiamo da perdere

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  4. A parte il dubbio gusto di fare ironia sui morti, questi fatti non fanno che giustificare la supposta cristianofobia millantata dai gonnelloni nostrani!

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  5. Non si fa dello spirito su delle persecuzioni reali. Credo che neppure noi atei e agnostici siamo molto amati dagli estremisti islamici. Ogni crimine d'odio va condannato, chiunque sia la vittima o il numero delle vittime.

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    1. Non si faceva spirito, il post era serissimo.

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    2. A maggior ragione era di pessimo gusto.
      P. Marco

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  6. Ritrovarsi nelle prime posizioni di tutti i motori di ricerca
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  7. Per un cattolico che sia autenticamente cattolico e non un troglodita cattoebete qualsiasi, essere martire non dovrebbe rappresentare motivo di lagnanza o turbamento, ma di compimento della propria personale testimonianza e dunque motivo di letizia. La teologia cattolica insegna che il martirio è «dono ai credenti». «Il martire perpetua nella chiesa la testimonianza della sequela di Colui che è uscito fuori della porta. E proprio lì, fuori dalle porte delle sicure regole di comportamento, i martiri si caricano della stessa ignominia di Cristo. Che questo dono oggi nella Chiesa non sia facilmente riconosciuto, manifesta soltanto che la grazia non è qualcosa di cui ci possiamo facilmente appropriare. […] Il martirio manifesta quindi, non solo la verità di Dio, ma anche quella della Chiesa». Dunque l’atteggiamento dei cristiani di fronte alle persecuzioni dovrebbe anzitutto essere di «docilità e di obbedienza a ciò che appare il volere di Dio» (P. Siniscalco, C. Leonardi, Martiri. Giudizio e dono per la Chiesa, Marietti, Torino 1981).

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  8. ieri sera ho visto amen di costa - gavras. c'è da essere contenti nell'esser cattolici.

    diciamo che alcuni cattolici hanno aiutato molti ebrei, zingari, matti, gay, artisti a diventar martiri, loro malgrado.

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    1. Evidentemente il film l'ha visto ma non l'ha capito :-D

      Gianni

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  9. Va bene il cinismo, ma questo mi sembra accanimento maligno e gratuito.
    Ragionandoci giusto una manciata di secondi, si potrebbe anche ipotizzare che siano tanto vuote proprio perché ci buttano le bombe. Inoltre non possiamo sapere se il numero delle vittime è pari al numero di chi era presente in quelle chiese. Si dovrebbe anche considerare, poi, il rapporto che intercorre tra chi era presente, chi le frequentava abitualmente e la totalità dei fedeli presenti in quelle comunità.

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  10. Ancora una volta abbiamo la conferma che le religioni sono una della prime cause di stragi. Le maledette ed inutili religioni specialmente quelli monoteiste. Anche a me sembrano pochi 17 morti, e comunque perchè lamentarsi, così vuole il dio della guerra, dei terremoti, dei nubifragi, dei terroristi, l'unico vero ed unico dio, quello onnipotente, onnisciente e infinitamente misericordioso.

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