Al M5S resta un’unica scappatoia per non pagare a caro prezzo la leggerezza di aver candidato Virginia Raggi al Campidoglio, e chissà che non possa addirittura guadagnarci qualcosa: non più tardi di domenica o lunedì, deve ufficialmente chiederle di dimettersi, sperando che ella opponga una qualsiasi resistenza, anche blanda, fosse pure in forma d’indugio, per espellerla subito dal movimento e, a seguire, prodursi pubblicamente in una spietata autocritica, meglio se esagerando in severità e in contrizione, su quanto sarà il caso di presentare come un’imperdonabile concessione di autonomia decisionale, un cedimento alla logica che l’eletto non debba avere vincoli di mandato. Virginia Raggi dovrà necessariamente uscire a pezzi da questa autocritica: si dirà che troppo tardi si è compreso chi fosse davvero, che si è peccato di inescusabile leggerezza nel non saper comprendere per tempo di quali interessi fosse referente, eventualmente si concederà che per far breccia nell’elettorato benpensante si è ceduto alla tentazione di candidare un volto carino, ma questo sarà il caso di non dirlo esplicitamente. Di notevole importanza sarà ammettere che una prova come quella del Comune di Roma ha investito il movimento di una responsabilità sentita tanto gravosa da portare ad avallare la scelta di alcuni tecnici che il Sindaco assicurava fossero di grande competenza, con ciò attenuando la rigorosità del controllo sul loro profilo morale, sul loro mondo di appartenenza, ecc.: il M5S ammetterà di essersi fidato troppo di Virginia Raggi, di averla lasciata fare troppo, di non essere intervenuto prima, quando si faceva strada il sospetto che le sue decisioni fossero improvvide o addirittura eteroguidate, e che di questo chiede scusa agli elettori, assicurando che non accadrà mai più. Indispensabile, su questo punto, rimarcare la differenza con le altre forze politiche, respingendo col dovuto sdegno ogni tentativo di equiparazione.
sabato 17 dicembre 2016
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penso le stesse cose, anzi, se mi permetti, le pensavo da tempo, come del resto credo anche tu. la dottoressa Raggi è quel che ormai sappiamo tutti, ma credo bastasse prenderci un caffè assieme per misurarne lo spessore. posto che Roma è un caso senza speranza (non sarebbe sufficiente nemmeno una buona giunta), mi pare evidente che come sindaco quantomeno ci voglia una persona più matura di vita e di sapere politico e amministrativo. mi concedi di dire, in ultimo, che gli ex sindaci che vanno a sentenziare in tv hanno la faccia come il culo?
RispondiEliminava beh, prima Marino, ora la Raggi... chiunque diventi sindaco di Roma, se aiuta a fare un po' di pulizia e scoprire i corrotti, va cacciato? Allora erano meglio quelli furbi, che facevano tutto di nascosto, senza farsi beccare, e ingrassavano i delinquenti? Meglio inesperti ma onesti piuttosto che esperti ma ladri. Per raccogliere la spazzatura c'è sempre tempo a imparare come si fa.
RispondiEliminaChiaro che l'unica scappatoia è licenziarla, ma la leggerezza non è consistita nel designarla. La leggerezza sta nel metodo di selezione, che poi risponde a un concetto di "competenza" a sua volta di leggerezza impalpabile: che cioè qualunque cittadino, purché onesto, possa svolgere qualsiasi compito nella pubblica amministrazione, sotto l'alto patronato di magistratura e ANAC.
RispondiEliminaCosì poi capita che l'onesto incompetente debba per forza appoggiarsi al competente disonesto. E il cerchio si chiude.
Caro Malvino, credo che una mossa del genere salverebbe la faccia del M5S nei TUOI confronti, ma che per i suoi elettori non sia necessaria. Anni di propaganda e violenta retorica contro i giornalisti riescono a delegittimare l'impatto che una simile enormità dovrebbe avere - almeno nei confronti dei grillini che io conosco.
RispondiEliminaEcco cosa succederà secondo me: soliti commenti del tipo "Abbiamo sbagliato, siamo lo stesso i migliori, andiamo avanti", la base M5S non ne è sconvolta, si attende l'inevitabile uscita del prossimo episodio di corruzione.
Credo che Gabriele abbia ragione. La reazione del grillino medio è 'ma allora Sala', ennesima variante di #mailpd.
RispondiEliminaIgnorano l'evidente contraddizione di una furbetta eletta a colpi di cambiamento che s'è circondata dal giorno zero dei peggiori Alemanno boys con la stessa disinvoltura dimostrata da un cattolico se gli fai notare come sia possibile che il Dio onnipotente che muove le galassie stia lì bello interessato ad osservare se ti meni l'uccello oppure no.
Letto dal buon Urzidil qualche giorno fa "come se le costituzioni fossero cose da sant’uomini per uomini ancora più santi, e non regole per far funzionare decentemente una democrazia composta da molti bravi cittadini, qualche canaglia e uno stuolo di imbecilli."
Con elettorati così, difficile andar lontano, in qualunque direzione.
Francamente prendo che nemmeno un Gesù Cristo sceso dalla croce riuscirebbe ad amministrare Roma perché si ritroverebbe inevitabilmente circondata da Giuda da tutte le parti.
RispondiEliminaEh no, dopo averci tritato le palle per mesi col premier di una democrazia parlamentare non eletto da nessuno un privato cittadino ha commissariato de facto un sindaco eletto direttamente.
RispondiEliminaRoba che Renzi da casa sua si sarà sentito sminuito per quella semplice sfiducia dal notaio a Marino. Urge una risposta adeguata, fossi in Mattarella manderei un paio di carri armati al prossimo sciopero dell'ATM.
La ragazza ha il diritto di farsi commissariare da chiunque. Quando sarà il momento, democraticamente potrai esporre il tuo pensiero votando un nuovo candidato. Di più non puoi fare, se non propaganda.
EliminaNo, non ce l'ha perché c'è l'elezione diretta del sindaco (in questo caso per davvero, mica come coi PdC). Quindi se il corpo elettorale romano ha votato Raggi il sindaco deve essere Raggi, finché dura. Non può essere Peppe Grillo che in realtà non potrebbe essere nulla, non avendo alcuna carica elettiva, e però è il padrone del suo movimento in un modo che manco Berlusconi. Qui la propaganda la sta facendo qualcun altro. Suggerisco le prossime repliche: 1) I frigoriferi chi ce li ha messi? 2) Marra è stato arrestato proprio grazie al M5S; 3) Sì ma il Pd arrubba
EliminaEsattamente come qualunque eletto ha il diritto di scrivere una riforma costituzionale con Verdini, o di sfiduciare un sindaco dal notaio, o di governare a colpi di fiducia, o di nominare chi gli pare in RAI eccetera.
EliminaContinuo con le ovvietà formali o le bastano?
Usate in questo contesto, più che ovvietà, queste sono stupidaggini che non mi stupiscono se scritte da un sostenitore del M5S, e può continuare quanto vuole: non cambia nulla. E intendiamoci, io non sono un sostenitore di nessuno: il che mi dà il 100% della libertà di dare della congrega di minus habens ai minus habens (il M55). Libertà che chi pensa di poter giustificare le porcate di casa sua con quelle degli altri non ha. Poco sopra, lei è ha scritto che è propaganda sottolineare che la Raggi è commissariata. E invece è un dato di fatto. Abbiamo il partito che i partiti sono morti e la democrazia diretta che a un sindaco eletto fa firmare un contratto che se impugnato in tribunale fa scompisciare qualunque giudice. Siccome un contratto farlocco - eppure firmato- non basta, minaccia lo stesso sindaco di toglierle il simbolo se non si piega a fare quel che decide un tizio che è il capoccia e sta a Genova. Naturalmente la tizia in questione abbozza: perché per farti comandare da un comico evidentemente un'aquila non sei. Tutto questo molto probabilmente non configura alcun illecito, ma è una caso tra i più lampanti di circonvenzione di incapace (l'elettore, tipicamente). Roba da Scientology, appunto. Se tutto ciò per lei è propaganda dev'essere perché forse lei questi qui li vota. Ma la cura a questo io non ce l'ho, e non solo io
EliminaPS. Scusi Stefano, ho risposto a lei ma non avevo capito che non parlasse con me
EliminaAnonimo, se il sindaco eletto si fa pilotare sono fatti suoi. L'unica cosa che puoi fare è non rivotarlo più al prossimo turno. Il contratto è nullo ma se lei lo vuole eseguire è una sua libera scelta. Tu non glielo puoi impedire. Ci dovevi pensare prima. Non la votavi e facevi campagna per giachetti o gli altri. Adesso è troppo tardi
EliminaA parte che ovviamente non l'ho votata (ma manco gli altri), non ho detto che pretendo di impedirglielo. Ho detto che questa è la migliore dimostrazione di cosa è il M5S, ovvero un partito di robottini scemi comandati da un dulcamara. Sei tu che hai detto che questa sarebbe "propaganda", quando invece sono fatti. Non è che l'hai votata tu, invece?
EliminaNon sono di Roma ma se l'avessi votata non la rivoterei con il senno di poi
EliminaIl M5S è come le banche: ti toglie l'ombrello quando piove.
RispondiEliminaFra i commentatori regolari di questo blog c'è una/un propagandista del Movimento, che adesso si defila. Personalmente, mi sentirei rinfrancato di poter leggere qualche nuovo monito, tipo: #eilPDallora? oppure: #c'èunattaccoconcentricodellastampadiregime.
Il tutto infiorato di una pioggia di link, come petali di rosa.
Ma per ora, niente.
Questa crisi è servita a chiarire un concetto semplice, innovativo e pericolosissimo per la democrazia. La dottoressa Raggi è una pedina che amministra Roma per conto di una società con cui ha stipulato un contratto che contempla anche una penale. Lei non deve decidere nulla perché a fare ciò ci pensano Davide Casaleggio equello con la barba di Genova che faceva ridere.
RispondiEliminaÈ una sua libera scelta. Chi sei tu per giudicare?
EliminaI voti li ha presi lei per amministrare la città, non per fare l'esecutrice delle direttive di una azienda privata, con tanto di contratto giuridico a regolarne le modalità, penale annessa.
EliminaIndispensabile, su questo punto, rimarcare la differenza con le altre forze politiche, respingendo col dovuto sdegno ogni tentativo di equiparazione.
RispondiEliminaCaro Malvino,
ancora non ho inteso se questa affermazione contenga anche un po' di ironia )
caino
Tutto il post è ironico, ma l'ironia, anche se capovolge la realtà, ne ha il calco, che qui è nell'evidenza dei fatti: la pietra dello scandalo è Marra, uno che non è grillino, per un reato - meglio: l'ipotesi di un reato - commesso da tecnico di due amministrazioni comunali fa. Il consigliere politico, in cui qui mi sono travestito, alludeva al caso di Beppe Sala, che a differenza di Virginia Raggi, è investito di persona dall'ipotesi di reato.
EliminaCommento perfetto, a cui non devo aggiungere altro.
Eliminasono dell'opinione che la sindaca Raggi, fosse appartenuta ad un altra forza politica, ci sembrebbe solo un dirigente che ha dato fiducia alla persona sbagliata. e saremmo tutti più miti nei suoi confronti. con ciò in mente, però, non possiamo dimenticare che, invece, appartiene ad un Movimento che nel suo essere costitutivo si professa inflessibile, altro dalle forze politiche, censore incorruttibile delle corruzioni e delle incompetenze altrui spesso accompagnate da frasi quali "non poteva non sapere".
RispondiEliminapertanto, credo che questo aggravi in maniera determinante la sua posizione, come quella del prete che, dopo omelie spese a combattere la prostituzione, venga colto ad andare a puttane.
Alessandro
Pur parzialmente fuori tema, ma non troppo, vorrei segnalare al titolare qui il testo con cui il nuovo assessore all'ambiente di Roma si è presentata, pubblicato sul blog di grillo (http://www.beppegrillo.it/2016/12/un_futuro_sostenibile_per_roma.html).
RispondiEliminaIl neo-assessore appare poco ferrata nella scrittura, ad essere buoni, ma la cosa più strana è che il curatore del blog di Grillo non ha provveduto a correggere le parti senza senso.
Il testo è zoppicante perché è la semplice trascrizione letterale di un intervento orale il cui ascolto, al contrario della trascrizione, risulta semplice e gradevole.
Elimina"Esistono tante informazioni che non possono essere trasmesse con la
scrittura. Molti segni, espressi con la voce o con il corpo, mettono in evidenza atteggiamenti emotivi di cui il linguaggio scritto non può servirsi.
La gestualità, le espressioni sul viso di chi parla, l’intonazione, il ritmo, la velocità, il volume della voce e l’uso delle pause non possono essere trasferiti in modo efficace alla scrittura.
https://www.nottingham.ac.uk/language-centre/documents/levarietta/ascolto_le_differenze_tra_l_italiano_scritto_e_parlato_-_trascrizione.pdf
Le differenze tra lingua scritta e lingua parlata sono tante.
Stranezza per stranezza, "la cosa più strana" per me è che lei non ne sia consapevole.