Il mio padrone è nei guai, accusato d’aver prestato soldi a strozzo, e a me – non biasimatemi, sono il suo servo – spetta dargli una mano.
Lasciatemi dire, allora, che l’usura è una piaga di dimensioni inimmaginabili, che ogni anno fa un impressionante numero di vittime, che mostra ovunque diffusione e penetrazione crescenti, che non si sa come sanare. Lasciatemi dire: l’usura è una tragedia planetaria.
Fatemi dire, poi, che il mio padrone sarà un usuraio, forse, ma che gli usurai sono dappertutto: tuo padre, tuo fratello, tuo figlio, il tuo migliore amico, chiunque potrebbe essere usuraio. E però le accuse hanno bisogno di prove, perché essere vittima di un’accusa ingiusta non è men duro che essere vittima di usura.
Fatemi dire, infine, che il mio padrone ha sempre avuto parole assai dure contro l’usura e si è sempre dichiarato vicino alle vittime dello strozzo. Qui ne avrei una che può testimoniare d’essere stata aiutata proprio dal mio padrone, volete ascoltarne la storia dalla sua viva voce?
Sì, so bene che le prove a carico del mio padrone sembrano essere schiaccianti, ma questo è quanto mi spettava. Come sono andato?
Spetta ad Avvenire – sabato 10 luglio – un bell’inserto sulla pedofilia.
Pag. 1: “Una piaga nazionale: 21mila casi l’anno”; “L’emergenza orchi nel mondo: 150 milioni di bambine hanno subìto violenza sessuale”.
Pag. 2: “Tolleranza zero per i sacerdoti, ma papà e nonni?”; “Io abusata. Un prete mi salvò”.
Pag. 3: “Chiesa e procure: nuova alleanza”; “Papa Benedetto XVI ai vescovi: «Cooperare con le autorità civili»”.
Pag. 4: “La storia di Angela Lucanto, portata via ai genitori quando aveva 7 anni… Il padre era accusato di pedofilia incestuosa ma era innocente… Dopo la sua assoluzione, la piccola è stata data lo stesso in adozione…”.
Anche Avvenire non se la cava male, no?