martedì 16 ottobre 2012

«Basta personalismi»


Prima di venirlo a scrivere qui, come faccio sempre quando temo di cadere nell’ovvio, sono andato a controllare se qualcun altro lavesse già fatto notare, setacciando decine di post e centinaia di tweet a commento del paginone che ieri su l’Unità dava voce a quei 700 tizi che smaniavano dalla voglia di far sapere che «per noi D’Alema è punto di riferimento»: niente, pare che nessuno abbia fatto caso al fatto che il titolo del paginone era «basta personalismi».
C’era scritto anche «basta divisioni», è vero, e un paginone così, in questo momento, tutto può ambire ad essere tranne che un tentativo di evitare altre spaccature in un partito che peraltro è ormai da tempo un groviglio di cordate e lobby che non perdono occasione per scambiarsi rasoiate. E però in quel «basta divisioni» mi pare che il paradosso non sia tanto evidente quanto in quel «basta personalismi» messo a cappello del «bisogno di esperienze e solidità istituzionale e politica che personalità come D’Alema apporterebbero alla sfida di governo che ci attende come centrosinistra».
Ecco, ci avessero messo anche due «slurp», i famigli di Baffino, e avrebbero potuto aggiungere anche un bel «no al clientelismo».

1 commento:

  1. Può anche non credermi, ma il mio post di oggi l'ho scritto senza aver letto una riga di qua da Lei. Il che mi fa apprezzare d'aver telepatici spunti comuni. Stia bene.
    Ghino La Ganga

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