giovedì 28 novembre 2013

«E che ve site perso!»


Quando il Napoli vinse il suo primo scudetto, nel 1987, un pensiero andò ai nonni morti dopo averlo sognato invano per una vita intera, e allora qualcuno – un poeta, senza dubbio – stese uno striscione sul quale c’era scritto: «E che ve site perso!».
Ieri sera m’è tornato in mente pensando a Indro Montanelli, Enzo Biagi e Giuseppe D’Avanzo.   


3 commenti:

  1. Immagino champagne lassù (o almeno Lavazza...). Ma occhio quaggiù invece, che quello c'ha sette vite...

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  2. Permettimi di ricordare anche una bimba con il pugno chiuso che qualche tempo fa disse questo in una piazza di Roma. Oggi starà accennando ad un mezzo sorriso da qualche parte.

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  3. Il nodo del cappio si sta vieppiu' stringendo, ma la corda che lo sta impiccando è corda di pura fattura democristiana.
    Solo i democristiani infatti potevano assestargli una mazzata tale !
    Dicesi per amor di verità, ma duole prenderne atto.

    alex riccio

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