lunedì 29 novembre 2010

Non la trovo cosa carina


È mia abitudine dare uno sguardo ai blog che hanno linkato lo stesso articolo dal quale ho preso spunto per un mio post, lo faccio per controllare se per caso ho preso qualche abbaglio, e oggi è stato il caso di quello che Maurizio Molinari ha firmato ieri per La Stampa (“Eletto Ratzinger gli americani sono sotto choc”). Scopro che l’ha citato pure, fra gli altri, Paolo Rodari, vaticanista de Il Foglio, che così commenta: “Si capisce bene come i diplomatici Usa (e le loro fonti in Vaticano) si basassero per le proprie previsioni esclusivamente sulla lettura dei giornali senza alcuna capacità di andare oltre le aspettative di questi”. Può anche andare: considerazione banale, ma può andare.
Quello che non va è che fra i commenti trovo un certo T. Harver che accusa Rodari di aver copia-incollato da un post de Il Sismografo nove decimi di ciò che ha scritto. Vado a controllare ed è proprio così. Ciò che però è davvero notevole sta nella risposta di Rodari: “E allora? Io cito chi voglio e quando voglio”. Tanto notevole che mi sento in dovere di dire la mia: “Gentile Rodari, forse T. Harver intendeva dire che è scorretto farlo senza virgolettare e senza citare la fonte”. Bene, passano alcune ore e i tre commenti spariscono. Non la trovo cosa carina, ecco.


Aggiornamento Rodari ritiene opportuna una spiegazione (troppo onore, troppo onore), che però non convince: perché cancellare il commento di T. Harver? Tuttavia ammette: “Tutta la prima parte del post l’ho copincollata dal sito Il Sismografo. L’ho fatto perché mi sembrava una buona sintesi. Capita che a volte prendo pezzi da agenzie o da altri siti. Se sono esaurienti mi fanno guadagnare tanto tempo. Non sempre cito la fonte”. Ecco, vergogna.

6 commenti:

  1. La Chiesa e i suoi peggiori esponenti hanno fatto anche di peggio: hanno definito apocrifi gli scritti che non gli andavano a genio, condannandoli ad una esistenza di rango inferiore.
    Buon sangue non mente.

    RispondiElimina
  2. Rodari è tornato sull'argomento in questo post:

    http://www.paolorodari.com/2010/11/29/tosatti-ha-confessato/

    RispondiElimina
  3. Dispiace per il Rodari, che dice "tal Luigi Castaldi". Mettere prima di un nome la parolina TAL suona di presa per i fondelli (l'ignoto, noto o notorio Castaldi?, mistero).

    Dispiace perché è un bel ragazzo con la faccia pulita, proprio uno che diresti a modo fino a che non capisci quali ambienti frequenta.

    RispondiElimina
  4. Io godo a essere un poco maltrattato da chi disprezzo.

    RispondiElimina
  5. Gli scritti eliminati dal Nuovo Testamento e definiti apocrifi non sono tali perché spiacevoli (un'operazione del genere la fece Lutero eliminando dalla Bibbia la Lettera di San Giacomo) ma perché ritenuti poco attendibili vista la loro tarda composizione, anche perché molti dei loro passi sarebbero perfettamente concordanti con quanto dice la Chiesa.

    Claudio

    PS: Rodari ha citato senza dirlo, per una volta (comunque non bello), una fonte che lo riporta SEMPRE senza citarlo (molto poco bello).

    RispondiElimina
  6. "Vaticanista"? E' un ragazzino, scrive parecchio male, ed è infine piuttosto semplice capire perché scriva per il Foglio: perché non costa nulla. Pensa che un mio collega d'ufficio (di mattina; di pomeriggio sono altrove) è Alberto Brambilla, un ragazzo che se, come sembra, leggi il Foglio tutti i giorni tanto per incazzicchiarti un po', magari ti sarà anche capitato di leggere, talvolta in prima pagina.
    Ecco: lui, che scrive un paio di articoli a settimana e che una buona metà delle volte compare con il suo nome, anziché anonimo, non vede una lira da luglio. Manco a dirlo, neppure lui è un genio del crimine (molto meglio del Rodari, comunque; ci mancherebbe).
    Il Foglio è in dissesto finanziario, o lesina per non finirci. E si appoggia ai regazzini. Che ci vuoi fare? Infierire mi sembra addirittura cattiveria.

    RispondiElimina