martedì 30 novembre 2010

Machiavelli's wikileak



“Sia chiaro: i consigli che il Segretario della Repubblica di Firenze dedicava al Principe in verità non sono a lui diretti, ma alla popolazione intera” (Vieni via con me – Raitre, 29.11.2010).

Dario Fo prende per buona la tesi del Foscolo: Machiavelli scrive un trattatello sul potere per denunciare pubblicamente “di che lagrime grondi e di che sangue”. Non si tratterebbe di un manuale per la presa ed il mantenimento del potere “habb[endo] nelle cose a vedere il fine e non il mezzo”, ma di una deliberata wikileak, una studiata fuga di notizie riservate che un diplomatico in disarmo decide tra una partitella a carte in osteria e un attacco di gastrite, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla reale natura del potere. Dario Fo come Assange, Machiavelli la sua talpa. Inutile dire che la tesi del Foscolo è stata largamente smentita, e che Machiavelli va messo con Hobbes e Schmitt, non con Montesquieu e Swift.
Non si poteva presentare il pezzo senza la premessa foscoliana? Che male c’era a presentare Machiavelli per quello che era? Un Grande Italiano, senza dubbio, ma gli italiani erano e sono come lui: pessimisti, molto amorali e un po’ fatalisti.
Non sarebbe stato allegro leggere Il Principe per quello che è, si correva il rischio di dare i brividi al pubblico di Raitre: ecco il Machiavelli di Dario Fo, allora, una specie di Kissinger passato al nemico che pubblica tutti i suoi carteggi con la Casa Bianca. E lì che amare risate su Nixon, su Carter, su Ford.

6 commenti:

  1. L'ho ascoltato fino ad un certo punto, poi sono uscita dalla stanza: Fo non lo sopporto. Epidermicamente.

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  2. Quello della immagine non è Machiavelli.
    E' Paolo Poli da giovane.

    Anche questo è wikileakkare.

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  3. difendo Dario Fo. il gioco intellettuale che ha presentato è perfettamente integrato nel suo stile teatrale e ha giustificazioni esclusivamente artistiche e spettacolari. lui però non lo ammetterebbe mai per quel che lo conosco. forse solo in una sera d'inverno davanti a un bel piatto di polenta e brüscitt e a un bicchiere di ottimo Gattinara, circondato da due o tre amici iperfidati. e anche in quel caso ammetterebbe che in linea di principio hai ragione a denti molto, molto stretti

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  4. Non potevano non darne una lettura non faziosa, in un programma condotto da Fazio.

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  5. I Grandi sono anche i Buoni. Questo e' l'assunto faziesco

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  6. Intanto credo che nessuno prima di Dario Fo abbia mai declamato Macchiavelli in TV. E non è poco. Quanto alla faziosità di Fazio la preferisco all'oggettività di Salustri

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