giovedì 25 novembre 2010

Più obliqui che trasversali


Il tragico si riproduce in farsesco. Prendete Lotta Continua, per esempio. Potrete anche essere dei rozzi conformisti malati di moderatismo, ma non potrete negare la narrazione di alto livello che sta nell’umanità negli ex giovanotti lottacontinuisti. Voglio dire: potrete anche trovare irritante quel retrogusto borioso che sta in ogni mitezza di Adriano Sofri; potrete anche venire a dirmi che il loro livido velleitarismo poteva invecchiare solo in un Carlo Rossella o in un Giampiero Mughini; potrete farmi notare che era una setta ed è decaduta a lobby: d’accordo, posso darvi anche ragione, ma non vi siete accorti che nel farmelo notare vi è certamente scappata – lo sappiate o no – una citazione di Dickens o di Dostoevskij?
Sentite: “Il movimento ha come controparte la classe borghese storicamente dominante e questo dominio di classe si manifesta attraverso una serie di mediazioni che tuttavia sono espressione, anche se in maniera talvolta contraddittoria, di un piano organico del capitale”. Un “tuttavia” messo a cazzo di cane, ma roba finissima, vibrante e lirica, anche un po’ epica: c’è dentro l’uomo, e la storia, e sono innervati di destino.

Che abbiamo alla generazione successiva? Sofri jr & signora, con le rispettive consorterie. Da un movimento che andava a scegliersi come controparte la classe borghese dominante, qui siamo al tentativo di bissare le fortune della coppia Costanzo-De Filippi. La coraggiosa schiatta degli arcangeli del proletariato, poi dispersasi per salotti e redazioni restando famiglia e facendosi romanzo corale, qui non è nemmeno in parodia, e tutt’al più riesce a dirsi in una strip. L’incendiario fervore che si muoveva tra Pisa e Torino è degradato a link incrociati tra Il Post e Le Invasioni Barbariche, tra Wired e Vanity Fair, tra questo programma alla radio e quella trasmissione in tv, più obliqui che trasversali.  


8 commenti:

  1. Sono invecchiati male; da buoni novelli ad aceto.

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  2. Sì, anche a me stanno sul cazzo.

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  3. "Non sei l'ultimo dei vecchi Jedi, Luke. Sei il primo dei nuovi" (cit.)

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  4. Mi spiace che nel giro ci sia finito anche Massimo Cirri. In più aggiungo agli obliqui anche Radio DeeJay, specificamente Linus. Tutti insieme a dirsi quanto siano più più più... degli altri..

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  5. Sei molto molto lucido.

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  6. Io quasi quasi preferisco I Figli della Lupa. Comunque non sono sicuro che Carlo Rossella fosse di Lotta Continua, secondo me è sempre stato del PCI. Wikipedia non lo cita tra i membri di quel movimento e io di essa mi fido, d'altronde è stata messa in piedi da gente in gamba, altro che questi paraculi.

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  7. le colpe o i meriti dei padri non vedo perchè debbano ricadere sui figli, e poi non c'è niente di più ridicolo di lamentarsi di consertorie e conventicole, e così da perdenti... Malvino tu sei da coppa del mondo lascia queste stronzate a quelli che non si qualificano per il campionato interregionale.

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  8. Questa cosa del "ridicolo di lamentarsi di consortorie e conventicole" l'ho già sentita. Non ricordo più dove, ma anche lì si sosteneva che fosse cosa "da perdenti". Bene, io contesto l'assunto: non è il successo mondano la misura dell'essere "vincenti". Se così fosse, c'è da chiedersi a che serva "vincere" e qui io mi rispondo che allora è meglio "perdere". Lasciami lamentare e io ti lascio compatirmi.
    In quanto alle colpe e ai meriti dei padri che ricadono sui figli, dobbiamo trovare un accordo: se i figli non vogliono che su di loro ricadano le prime, devono rinunciare ai secondi. Se parli del tu' babbo come "Sofri, quello anziano", mi autorizzi a trattarti da "figlio di".
    Ultima cosa, riguardo la coppa del mondo: sono fuori torneo, troppi dopati.

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