Ma ora, grazie ad una escort e ai verbali di Milano tutti quanti noi possiamo sapere il numero di cellulare di mister B. Non che lui l'abbia tenuto segreto: l'ha dato a cani e porci. Ora approfittiamone! Chiamiamolo anche noi! Chiamiamolo tutti e diciamogli in faccia che lui, il beneamato, non ha la più pallida idea di cosa voglia dire essere "primo ministro".
Agghiacciante l'uso che fai di un caso personale e umano come quello di Cucchi. Pur di supportare la tue idee non guardi in faccia nessuno, schiacciando sentimenti e umanità....mi fa paura e tristezza sapere che esistono persone come te.
Xamul, quello di Stefano Cucchi non è un caso «personale» né tantomeno «umano» («caso umano»: ma che vuol dire poi?!). Cucchi è stato schiacciato da un'ingiustizia grande come una casa ed i diritti basilari di cui godevano lui e i suoi familiari sono stati negati. Gli è stato sottratto il bene più grande--la vita. Mi sembra che ci sia abbastanza per definirlo un caso di rilevanza pubblica.
tanto vero quanto amaro.
RispondiEliminaperò tirare in ballo il povero Cucchi non mi sembra giusto in questo puttanaio...
RispondiEliminaA me vengono le lacrime agli occhi e provo anche una certa vergogna.
RispondiElimina@elenao, è che tocca sempre a noi vergognarci per loro, io mi sono stancato, che inizi a vergognarsi chi dovrebbe davvero!
RispondiEliminaSconvolgente e geniale allo stesso tempo.
RispondiEliminaMa l'hai chiesto il permesso ai familiari?
RispondiEliminaPUBBLICITA' REGRESSO
RispondiEliminaTelecom - una telefonata ti allunga la vita -
levate quella immagine di Cucchi !! E' un'offesa alla famiglia e mi sembra di cattivo gusto !!
RispondiEliminaviolenta come la verità
RispondiEliminaBravissimo. Sono commossso.
RispondiEliminaChe pugno nello stomaco. Ma quanto è drammaticamente e tristemente vero.
RispondiEliminagiuseppe
Forte ma verissimo.
RispondiEliminaSì, atroce e geniale.
RispondiEliminaPurtroppo...
RispondiEliminacredete, trovo immenso conforto che in questo casino ci sia ancora chi- come voi - non ha perso di vista la realtà...
RispondiEliminaMa ora, grazie ad una escort e ai verbali di Milano tutti quanti noi possiamo sapere il numero di cellulare di mister B.
RispondiEliminaNon che lui l'abbia tenuto segreto: l'ha dato a cani e porci. Ora approfittiamone! Chiamiamolo anche noi! Chiamiamolo tutti e diciamogli in faccia che lui, il beneamato, non ha la più pallida idea di cosa voglia dire essere "primo ministro".
il dittatore nano è un essere spregevole, un criminale inaudito che va allontanato dal paese con qualsiasi mezzo
RispondiEliminaAccostamento brutale ma è quello che ci vuole in questo paese
RispondiEliminalucido e geniale come sempre.
RispondiEliminahttp://cheremone.ilcannocchiale.it/2011/01/21/nulla_salus.html
RispondiEliminanon ci sono parole.
RispondiEliminapurtroppo questa è la realtà.
chissà se e quando verrà resa giustizia a Stefano Cucchi e a tutte le carni sacrificabili.
Bellissimo.
RispondiEliminaAgghiacciante l'uso che fai di un caso personale e umano come quello di Cucchi. Pur di supportare la tue idee non guardi in faccia nessuno, schiacciando sentimenti e umanità....mi fa paura e tristezza sapere che esistono persone come te.
RispondiEliminastrano xamul, dovrebbero farti rabbia i veri artefici di tanto dolore...
RispondiEliminaXamul, quello di Stefano Cucchi non è un caso «personale» né tantomeno «umano» («caso umano»: ma che vuol dire poi?!). Cucchi è stato schiacciato da un'ingiustizia grande come una casa ed i diritti basilari di cui godevano lui e i suoi familiari sono stati negati. Gli è stato sottratto il bene più grande--la vita. Mi sembra che ci sia abbastanza per definirlo un caso di rilevanza pubblica.
RispondiEliminaMinchia!
RispondiEliminaScusate l'espressione. E' proprio la prima parola che mi è salita.
una sberla come questa fa bene.
ne dovremmo prendere di più.
Anche se, utopisticamente parlando, vorrei ci fosse una gran mancanza di materiale.
Un appunto. Credo doveroso il consenso della famiglia, nonostante Cucchi sia ormai patrimonio dell'umanità.