A Lalibela, in Etiopia, c’è “un monolite di basalto rosato scavato nella roccia a forma di croce”, e tanto basti a testimoniare che pure lì “il cristianesimo è radicato fin dai primi secoli”, così scrive Lucetta Scaraffia (L’Osservatore Romano, 29.1.2011). Gliel’ha detto l’arcivescovo di Addis Abeba, monsignor Berhaneyesus Demerew Souraphiel, illustrandole il progettino che la Chiesa sta per finanziare in Etiopia: “una nuova e grande università cattolica che possa diventare il luogo di preparazione di nuove élites politiche”.
“Certo – scrive la Scaraffia – in un Paese dove molti sono i bambini che muoiono di denutrizione e malaria, dove aumenta costantemente il numero dei ragazzi abbandonati, a prima vista il progetto di una università non sembra di prima necessità. E invece questo progetto della Chiesa cattolica è importante e merita aiuto perché può servire a creare un futuro all’Africa”: excusatio non petita, perché coi propri soldi ciascuno può fare quello che gli pare. Se si sente costretto a motivare? Lasciamo perdere.
Qui, con quelli che serviranno a costruire un’università cattolica in mezzo a una miseria così nera, ci si potrebbe solo porre la questione del come questi soldi siano della Chiesa, giacché di suo la Chiesa non produce denaro ma lo lucra, e tuttavia anche su questo non è il caso di stare a sottilizzare. La questione è un’altra: il futuro che si intende assicurare all’Africa passa per le élites politiche che la Chiesa intende produrre in loco. Con quale diritto? Quello del monolite di basalto rosato. Via, dite, come si fa a non odiarli?
Ora, se in Etiopia dovessero mai ammazzare un prete o far saltare un chiesa, quale sarebbe la differenza tra cristianofobia e anticolonialismo?
Mi stupisce, Malvino, con la sua ingenua domanda:
RispondiElimina"quale sarebbe la differenza tra cristianofobia e anticolonialismo?"
Sono più di due millenni che questi si occupano della merce qualificata come "lana caprina" pensa che i loro addetti al merketing non saprebbero trovare una soluzione?
Mi sembra chiaro: dove c'è povertà e dolore, lì c'è dio ...... non lo diceva anche la canzoncina?
RispondiEliminaDov’è l’odio, fa’ che porti l’amore, dov’è offesa, fa’ che io porti il perdono, dove c’è discordia, fa’ che porti l’unione, dove c’è errore, fa’ che porti verità. Dov’è il dubbio, fa’ che porti la fede, dove c’è dolore, fa’ che porti speranza, dove son le tenebre, che porti la luce, dove c’è tristezza, che io porti gioia e amor.
RispondiEliminaMa sempre ben pagato e comunque con comodo.