“Perché tanta intolleranza?”. Il cardinale Angelo Bagnasco mette le mani avanti e dice che “la domanda non è retorica”, ma “nasce dal sangue di tanti cristiani, dalle loro sofferenze”. Escluso il fatto che siano ripagati con la stessa intolleranza che, a torto o a ragione, si rimprovera loro (Sua Eminenza esclude che possa esserlo a ragione e lamenta l’ingiustizia del ritenerlo a torto, in entrambi i casi aprendo il brevario e chiudendo quello di storia), perché? “Forse i cristiani sono discriminati e perseguitati perché parlano di dignità e di uguaglianza di ogni persona, uomo o donna che sia? Di libertà di coscienza? Perché predicano l’amore anche verso coloro che si pongono come nemici? Perché parlano di perdono, rifiutano la violenza e operano come costruttori di pace? Perché predicano la giustizia e lo Stato di diritto? Forse è per questo che qualcuno li giudica pericolosi e inaccettabili, oggetto di intolleranza, meritevoli di persecuzione e di morte?”. E meno male che non voleva porre domande retoriche, sennò chissà come avrebbe posto il problema.
NO. La risposta, Bagna', è NO. Quando mai siete stati i miti agnellini democratici che vi dipingete?
RispondiEliminaDiciamo che quando sono finiti gli agnellini, lupo mangia lupo e a chi tocca nun se 'ngrugna!
Non a caso, equivalenza di lupi, spesso il Vaticano è paragonato ad un gruppo taliban.
http://www.uaar.it/news/2011/01/08/nigeria-cristiani-attaccano-bus-musulmani-morto-otto-dispersi/
RispondiEliminascommettiamo che questi hanno meno diritti di essere citati come vittime dell'intolleranza religiosa?
siamo a 2 minuti dall'angelus....
inizia il countdown...
ho vinto la scommessa!
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