mercoledì 26 gennaio 2011

Non impareranno mai


“C’è un senso di smarrimento, c’è un involgarimento del discorso pubblico”, disse a un certo punto Massimo D’Alema. Era lo scorso 28 ottobre e teneva un dibattito pubblico con monsignor Rino Fisichella: parlava di Europa cristiana, di etica pubblica, di bene comune, buona e cattiva laicità, e cose così. Dai massimi sistemi era inevitabile una scivolatina ai minimi e così l’Arguto Baffino evocò il Cattivo Esempio: il pessimo marito, l’incallito puttaniere, lo spergiuro, il blasfemo, il corruttore dei costumi via etere, l’oltraggio vivente a una certa dignità della persona, quello che si fa vanto di aver studiato dai salesiani e di avere quintali e quintali di zie suore, ma che poi dei Dieci Comandamenti se ne sbatte altamente. E rivolto al Fisichella implorava: “Lasciate che io dica esattamente il contrario di quello che ci si potrebbe aspettare di ascoltare da me. Altro che chiedere alla Chiesa e al mondo cattolico di non ingerirsi. Io direi: ingeritevi. Se non ora, quando?”.
Era lo stesso Fisichella che aveva argomentato in difesa di Silvio Berlusconi per l’eucaristia ai funerali di Raimondo Vianello, lo stesso Fisichella che gli aveva contestualizzato un “Orcodìo!”, e D’Alema implorava un aiutino al Fisichella. Povero stronzo, lui e tutti quelli che hanno chiesto e chiederanno un aiutino alla Chiesa contro il Pubblico Peccatore. Il Foglio ha ragione a prenderli per il culo dopo la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco.

C’è una sinistra che ancora si ostina a voler dialogare con la Cei e la Santa Sede sulla base di un malinteso cristianesimo, sempre emarginato nella Chiesa, quando non eretico. Questa sinistra reputa di poter essere utilmente neotogliattiana nel trattare con le gerarchie ecclesiastiche e, ‘fanculo, fa piacere a vedere che ogni volta, come stavolta, si spezza i denti. Non impareranno mai, poveri comunistelli.


[cfr. Leonardo]

6 commenti:

  1. Hai ragione. Io che ondeggio tra radicali e sinistra, ogni volta che vedo gli ex P.C.I. cercare il sostegno della chiesa, mi vergogno. Il papa ha detto questo e quest'altro, ma l'unica risposta dovrebbe essere sempre 'chi se ne fotte, abbiamo già la Costituzione'.

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  2. Poveri imbecilli, direi.
    Solo un bambino imbecille o bizzoso continua a commettere sempre gli stessi errori.
    E questi sono adulti.

    Anche dopo 15' capisci, a Risiko, chi ti è contro; 'sti strateghi del menga non hanno capito, dopo millanta anni, che il Vaticano starà sempre con quegli altri.

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  3. Non dimentichiamoci della presenza reverente di d'alema alla santificazione del fondatore dell'opus dei.

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  4. Magari fossero comunisti!

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  5. c'è anche da dire che i nostri geniali parlamentari sono eletti da milioni di cittadini, mentre vescovi e papi si auto-nominano tra di loro. Anche l'ultimo dei nostri parlamentari dovrebbe quindi sentirsi investito da una autorevolezza e responsabilità assolutamente superiore a quella dei chierici: invece sono sempre lì a strisciare e inchinarsi. Che pena.

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  6. D'Alema sta antipatico pure a me. Però, Malvino, hai un po' esagerato.
    Sul mio blog c'è la mia risposta integrale.

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