venerdì 6 maggio 2011

Come tra Granarolo e Parmalat



Lasciarsi andare al sarcasmo sarebbe inevitabile nel commentare la puntata di Qui Radio Londra andata in onda ieri sera, ma sarebbe pure fare un favore a Giuliano Ferrara, che cerca disperatamente audience, e a modo suo, sennò almeno l’incidente – il sospetto viene – per chiudere il programma senza dover pagare penali. Se una riflessione può essere utile, sarà necessario evitare il sarcasmo, negando al trash l’attenzione che chiede, perché agitarsi, urlare, tirar fuori la camicia dai pantaloni, sfidare Beppe Grillo da vaiassa a vaiassa, da ianara a ianara, senz’altro reale fine che far baccano, per solleticare il ventre della plebe televisiva – tutto lo squallore che ieri sera è stato buttato in faccia al telespettatore – cerca partecipazione emotiva, simpatia o antipatia, ammirazione o disprezzo, vorrebbe costringere a scegliere tra Grillo e Ferrara, come tra Granarolo e Parmalat: sembra una sana competizione, ma puzza di wrestling. Ora, puoi schifarlo quanto vuoi, il wrestling, ma se ti ci soffermi, anche solo un po’ più di quanto vorresti, finisci per tifare per uno dei due variopinti.
Limitiamoci a dire che Qui Radio Londra sta cominciando a far perdere ascolti ad Affari Tuoi: prima, alla fine del Tg1, c’era un crollo dello share che risaliva subito, appena Ferrara andava via; adesso la ripresa è assai più lenta, come se il telespettatore tornasse su Raiuno solo quando strasicuro che Qui Radio Londra è finita; e Ferrara comincia a capire che ha sbagliato fascia e rete.

4 commenti:

  1. doc, queste recensioni sono mitiche e da conservare in un raccoglitore.

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  2. Io ho apprezzato. Sembra tornato il trashone degli anni '90: squallido come prima, ma almeno divertente.

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  3. Radio Londra dura 5 minuti alle 20.30. In questo modo andrà anche su blob. Su Rai 3 alle 20.

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  4. @ aronne
    Come mettere un aggregatore in un aggregatore per trovarsi nelle "discussioni del momento".

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