domenica 29 maggio 2011

Un anno, un mese e una settimana dopo


“Qui a Malta vivete in una società che è segnata dalla fede e dai valori cristiani. Dovreste essere orgogliosi che il vostro Paese promuova la stabilità della vita di famiglia dicendo no al divorzio. Vi esorto a mantenere questa coraggiosa testimonianza alla santità della vita e alla centralità del matrimonio e della vita famigliare per una società sana”


“La Valletta - Malta dice «sì» al divorzio. Il referendum per la sua legalizzazione è passato con una netta maggioranza del 54% dei voti”

5 commenti:

  1. Come David Villa, bum, nell'angolino.

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  2. Questa notizia non mi entusiasma in modo particolare. che Gli etero cattolici da sempre interpretano il magistero a modo loro, e comunque hanno pronto il sacramento della confessione per un bel bucato della coscienza. Anche a Malta continueranno a essere a favore dei loro "vizi" privati e delle loro pubbliche "virtù". Soffocando, perseguitando o offenndendo qualunque altro diritto civile non li riguardi.

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  3. Propongo una colletta per mandare Benedetto Sexteenth in giro per il mondo.
    Dove arriva lui, promulgano (si dice così?) leggi sul divorzio, si sposano i gay, scompare la cecità religiosa e vince la visione laica della vita.
    Dio lo mantenga in vita altri 30 anni, questo vecchietto portafortuna!!!!!

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  4. il 54% non è moltissimo, comunque un "ciucciami il calzino" lo vale.

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  5. Come si dice pernacchia in maltese?

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