giovedì 25 marzo 2010

Can. 401 § 2


“Papa Ratzinger informanoha accolto le dimissioni di monsignor John Magee, vescovo di Cloyne, in Irlanda, coinvolto in un’inchiesta su presunti casi di pedofilia. Il presule aveva presentato le sue dimissioni all’inizio di marzo 2009…”. Un intero anno è trascorso tra la presentazione delle dimissioni e la loro accettazione, ieri “annunciata ufficialmente dalla sala stampa vaticana in una nota, in cui si precisa che la rinuncia al governo pastorale avviene «in conformità al canone 401 paragrafo 2» del Codice di Diritto Canonico”. Che recita: “Il Vescovo diocesano che per infermità o altra grave causa risultasse meno idoneo all’adempimento del suo ufficio, è vivamente invitato a presentare la rinuncia all’ufficio”.
Non era infermo, e dunque doveva esservi “grave causa”, di una tale “gravità” che la presentazione della “rinuncia all’ufficio” è “vivamente” richiesta, e a fronte di ciò Benedetto XVI ha lasciato trascorrere un anno intero. Chi sarebbe responsabile di ogni cosa “grave” ripetutasi a Cloyne in quest’anno, il vescovo o il papa?

1 commento:

  1. quello che sconcerta di più è che è passato un anno, nonostante la grave (e perciò urgente) causa.

    RispondiElimina