giovedì 25 marzo 2010

Pensate a Cartagine





Non sanno più che cazzo inventarsi. Francesco Agnoli, per esempio, invita a chiudere un occhio su tanti preti pedofili con questo argomento: “Chi ha costruito le ruote degli esposti, gli ospedali, le scuole per i bambini, anche quelli poveri, nel Medioevo? Chi ha edificato moltissime delle nostre scuole professionali per salvare milioni di ragazzi, nell’Ottocento, dallo sfruttamento nelle industrie? Chi ha insegnato all’Europa il rispetto per i bambini? Chi ha imposto piano piano l’idea che le spose devono essere consenzienti, spostando gradatamente l’età del matrimonio un po’ «pedofilo» dell’antichità, sin dall’epoca di Costantino?” (*). Come se Mengele pretendesse la concessione delle attenuanti perché medico, e chi può permettersi di dir male della medicina?
“Ricordiamo per un attimo cosa fu il mondo antico, precristiano. A Roma, a Sparta, ad Atene, presso tutti i popoli, i bambini malformati, handicappati, non voluti, venivano uccisi, fatti schiavi, venduti come cose. Non solo di fatto, ma anche in linea di diritto. Era normale. In tanti casi, presso i greci, presso i popoli nordici, presso i fenici dei bambini venivano sacrificati alle divinità per chiederne il favore…”. Come se il dentista che ti ha levato per sbaglio un dente sano invece di quello malato si giustificasse chiedendoti di ricordare per un attimo quale bassa macelleria fosse l’odontoiatria presso i cartaginesi e presso gli ittiti.
“Il cristianesimo costruì i primi orfanotrofi – scrive l’Agnoli – sostanzialmente sconosciuti sino ad allora”. Come a dire che, grati a Gesù per aver detto: “Lasciate che i bambini vengano a me”, dovremmo chiudere un occhio sugli abusi che i preti compiono sugli orfanelli. E invece “qualcuno fa presto a dimenticare, accecato dall’odio ideologico”.



(*) Il Foglio, 25.3.2010 (grazie alla segnalazione di Nicola Bergonzi)

1 commento:

  1. “qualcuno fa presto a dimenticare, accecato dall’odio ideologico”

    C'è anche chi non dimentica: i roghi, la santa inquisizione, eccetera eccetera

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