Nel resto del mondo cade per lo più in giugno, ma qui da noi in Italia – come in altri paesi di tradizione cattolica, anche se non in tutti – la Festa del Papà cade il 19 marzo, con la Festa di San Giuseppe. Superfluo dire che l’accorpamento non è casuale: il padre putativo di Gesù è offerto dalla Chiesa, ovunque può, come ideale modello di paternità. Si può accettarlo o no, ma questo invita tutti, cattolici e no, a meditare su quanto è stato inoppugnabilmente dimostrato, non più di quattro o cinque anni fa, dal cattolicissimo Istituto Mendel: “Dalle nostre stime – affermava il direttore, professor Bruno Dallapiccola – emerge che in Italia fino al 10% dei bebè nati ogni anno ha un papà differente da quello presunto. Un dato frutto di osservazioni e ricerche nazionali, confermato anche a livello europeo, e che storicamente ha visto picchi pari al 20% nel nostro paese”.
Ecco, pensavo al fatto che neghiamo l’accesso alla fecondazione assistita eterologa, ma offriamo a tutti i cornuti una chance di potersi sentire santi.
Citi Ashby?
RispondiEliminaCome ci sei arrivato, volpino?
RispondiEliminaA matter of Chance.
RispondiEliminaIn tema:
RispondiEliminahttp://librescamente.splinder.com/post/21906802/natale-la-festa-della-famiglia-cristiana-e-allargata
Mio padre infatti si rifiutava di farsi festeggiare a S. Giuseppe: la festa dei cornuti, la chiamava.
RispondiElimina@ Gianmarco
RispondiEliminaPure il mio!
Splendido post, splendido titolo.
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