Con pena, schifo e rabbia si può giocare a morra cinese (come con carta, sasso e forbici: la pena vince sullo schifo, che vince sulla rabbia, che però vince sulla pena) e mi pare non ci resti altro passatempo in attesa che questo governo imploda.
Prendete il ministro dell’Ambiente: “Non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare, non facciamo cazzate. Bisogna uscirne, ma in modo soft. Ora non dobbiamo fare niente, si decide tutto tra un mese”. Carta, sasso o forbici? Io dico sasso, e perdo solo con chi dice carta.
Ho avuto un contato anche io.
RispondiEliminaErano giorni che da antinuclearista discutevo con un amico nuclearista, ognuno convinto, ognuno a ragionare di tecnologia, reattori, rischi, costi dell'energia.
Poi abbiamo capito di essere dei coglioni entrambe.
Ciò che conta non è il futuro energetico o sanitario dell'Italia, ciò che conta sono le prossime elezioni!
Pena. Vinto.
RispondiEliminaQuoto il nano... con molto dispiacere.
RispondiEliminaIo dico sasso. No. Carta. No.
RispondiEliminaCasso.
Che felicità contassero davvero le prossime elezioni.
Dico forbici, ma da usare come in un film di Dario Argento.
RispondiEliminaPerdo con il buon Castaldi che dice sasso, ma sai che goduria prima?
Parta la musica dei Goblin, please.