venerdì 4 marzo 2011

Un goccio di morfina e un bacio al crocifisso


L’esame del progetto di legge che dovrebbe “impedire il ripetersi di casi come quelli di Piergiorgio Welby e di Eluana Englaro” – così nelle dichiarazioni dei fautori e dei sostenitori – slitta ad aprile. C’è ancora tempo, insomma, perché i contrari all’autodeterminazione dell’individuo continuino ad interrogarsi e a dividersi, come di fatto è già, tra chi ritiene che la legge sia indispensabile (a fare barricate su ogni caso Welby ed ogni caso Englaro a venire, la magistratura le spazzerebbe via, come ha già fatto) e chi pensa che sia “meglio nessuna legge che questa legge” (una bocciatura della Corte Costituzionale o un’abrogazione referendaria potrebbero spianare la via all’eutanasia, per abbrivio).
Ferma restando la comune convinzione che la vita non appartenga all’individuo, ora discutono sul piano della bassa convenienza se sia meglio collezionare tante piccole sconfitte o rischiarne una sola, ma bella grossa. Ed è spaccatura. Per esempio: Avvenire vuole la legge, Il Foglio dice che è meglio di no. E fin dentro il governo: Roccella sì, Bondi no.
I contrari all’autodeterminazione, ma contrari pure a una legge che la neghi esplicitamente, trovano sponda insperata nei favorevoli all’autodeterminazione che, per diversa premura, pensano che sia “meglio nessuna legge che questa legge”: Stefano Rodotà, Ignazio Marino, Roberto Saviano, ecc. Anche questa, come le altre parti in causa, ha le sue buone ragioni: più nessun giudice a Berlino, con una legge come quella.
Come vedete, tutti mostrano coerenza. I preti vogliono che la vita sia dichiarata indisponibile da una legge che recepisca il magistero morale della Chiesa: coerenti nel premere per avere, nero su bianco, quello che Silvio Berlusconi ha promesso meno di due settimane fa.
I loro compagni di merenda, atei ma devoti, sono mossi da sano senso pratico e un certo naso: si accontentano di rompere il cazzo, ora a un Welby e ora a un’Englaro; e sono anche disposti a rassegnarsi del vederli trovare un giudice a Berlino, prima o poi; ma, a monito e deterrenza, mirano almeno a ribadire che ci sono cose che si possono fare, ma illegalmente, e dunque con discrezione, per non dare il cattivo esempio ai poveri di spirito. Nessuna contraddizione: è l’altra faccia del Catechismo, quella che torna comodo a chi divide gli uomini in pastori e pecore, nella certezza di avere nell’ovile dignità di cane.
Coerenti pure Rodotà, Marino, Saviano, ecc. Se il progetto di legge è accantonato, rimane uno spiraglio. Per quanto stretto sia, meglio che niente.

Tutti hanno ragione, e allora c’è bisogno di qualcuno che si pigli il carico di aver torto, e me lo piglio io. Io ritengo che la cosa migliore sia che la legge passi, che la Corte Costituzionale non la bocci e a un eventuale referendum non si raggiunga il quorum: ritengo che la cosa migliore sia che gli italiani abbiano quello che in fondo meritano. Essendo in favore del testamento biologico al 67,4% e non riuscendo a esprimersi così in Parlamento. Devono continuare a implorare un goccio di morfina in cambio di un bacio al crocifisso. Sennò non imparano.


8 commenti:

  1. Un giorno (non so quando, ma un giorno) il tuo sarà chiamato "amor di patria".

    RispondiElimina
  2. Potrei suggerire, al posto della morfina una pillola d'arsenico da portare con se, chiunque voglia davvero autodeterminarsi, non potrà farne a meno.

    RispondiElimina
  3. Fiale di acido cianidrico, da sniffare tipo popper.
    O in erogatori anni '30 per profumo, molto chic come modalità di autodeterminarsi.


    "Mamma! - mormora la bambina
    mentre piena di pianto ha gli occhi
    per la tua piccolina non compri mai i balocchi,
    mamma, tu compri soltanto i profumi per te!"
    Esile, agonizza la bambina;
    or la mamma non è più ingrata:
    corre a vuotar tutta la vetrina
    per la sua figliola malata.
    "Amore mio bello,
    ecco i balocchi per te..."
    "Grazie!" mormora la bambina!
    Vuole toccare quei balocchi.
    Ma il capo già reclina e già socchiude gli occhi.
    Piange la mamma, pentita, stringendola al cor!

    RispondiElimina
  4. Raggelante e cinico, ma efficace.

    RispondiElimina
  5. Sono d'accordo, sarà necessario toccare il fondo e poi sprofondare anche parecchio nella melma prima di svegliarci e cominciare a risalire.

    RispondiElimina
  6. http://www.youtube.com/watch?v=EQTRX23EMNk

    RispondiElimina
  7. Deus vult, Dio lo vuole!
    A forza di guidare alla Crociata, prima o poi qualcuno si farà male passando lo cavalcone...

    RispondiElimina
  8. Sono pienamente (e tristemente) daccordo.
    Che torni il medio evo; che si cancelli la legge 194; e (perche' no?) che venga bandita la liberta' religiosa in favore dell'unico culto che gli Italiani vogliono: quello di Santa Romana Chiesa.

    RispondiElimina