Articolo a firma di Roberto Timossi (Avvenire, 8.9.2010) che sta tutto nel titolo e che potrebbe essere reso così: qual è il fine del non avere un fine? Se non è cretino, cerca di provocare. O mi dilungo o lo mando a cagare.
Direi di dilungarti con la seconda. Timossi fa pure il furbetto: cita Horvitz, travisando completamente quello che dice a Odifreddi nell'intervista, facendolo passare per uno che fa il lavoro sporco per filosofi e teologi.
La seconda è più sintetica e più efficace. Tanto, come diceva il nonno, a lavar la testa agli asini ...
RispondiEliminaL'opzione lassativa è preferibile, onde evitare di finire come Ric e Gian
RispondiEliminaDirei di dilungarti con la seconda. Timossi fa pure il furbetto: cita Horvitz, travisando completamente quello che dice a Odifreddi nell'intervista, facendolo passare per uno che fa il lavoro sporco per filosofi e teologi.
RispondiEliminaSe non è cretino. Dilemmi.
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