venerdì 4 marzo 2011

E allora sia lecito porgergli una domanda


Ennesima di Mario Adinolfi, stavolta per “il diritto di ogni bambino a avere una madre e un padre”, perché “travestirsi da papà e mamma quando si è Gino e Gabriele” è roba “contro natura”, e il bambino “viene ridotto a puro oggetto”, e poi “ne va della cultura complessiva del contesto sociale”, insomma, meglio l’orfanotrofio che l’adozione da parte di una coppia gay.
Tempo sprecato fargli notare che si tratta di luoghi comuni che numerosi studi multidisciplinari hanno dimostrato falsi, perché da tempo, forse da sempre, Mario Adinolfi apre bocca solo per far rumore e ricordarci che esiste. Stavolta, però, esagera un poco: “Meglio avere persone che ti vogliono bene davvero – scrive – rispetto a quelle che si devono travestire da mamme per farlo”. E allora sia lecito porgergli una domanda: tu obeso e compulsivo, tua sorella depressa e suicida, ma per caso mamma si chiamasse Antonio?

8 commenti:

  1. No, sua madre si chiama Santa Madre Chiesa.

    RispondiElimina
  2. E' stata madre molto disattenta, non è stata capace neanche di insegnargli che la gola è un peccato capitale. Forse una coppia di gay gli avrebbero reso la vita meno pesante.

    RispondiElimina
  3. Come se l'amore a un figlio, oltretutto, si trasmettesse esclusivamente attraverso un qualche 'travestimento'. Mah! :-(
    Sì, tempo sprecato. Non ho neanche più voglia di ribattere apportando il contributo del mio campo di competenza a simili posizioni. Questa gente afferma dogmaticamente le proprie posizioni e basta - senza informazioni, senza ascoltare, senza documentarsi. Come si risponde a gente così? Come proprio ci si relaziona in un 'dialogo'?

    RispondiElimina
  4. Pare che, incredibile a dirsi, prima dei matrimoni gay, i casi di maltrattamenti famigliari avvenissero, diciamo il bambino ridotto a puro oggetto, nel 99.9% dei casi, in famiglie eterosessuali.
    Non solo, e qui il mistero s'infittisce, anche negli abbandoni, possibile causa d'origine dei bambini orfani, i responsabili sono genitori eterosessuali.

    RispondiElimina
  5. "il diritto del bambino ad avere etc etc" semplicemente non esiste, dacchè da sempre ci sono bambini che hanno uno solo dei genitori o non ne hanno affatto, quindi di che ciancia l'adinolfi?
    e, della serie, quando ce vo' ce co', apprezzo per una volta la chiusa personale e crudele

    RispondiElimina
  6. Grazie Castaldi.

    Riprendo solo per un attimo una frase agghiacciante:
    "meglio avere persone che ti vogliono bene davvero, rispetto a quelle che si devono travestire da mamme per farlo"

    Mi chiedo che senso abbia una tale cazzata.
    Chi per voler bene si deve travestire?
    L'amore si dà previo travestimento o semplicemente dandosi per quello che si è?
    E anche travestendosi da mamme (che poi chi sa cosa significa, me lo spieghi) non si può dare amore? Davvero l'amore ha canoni e dress code? E' una discoteca o un club?
    Che tipo di relazioni ha questo ex ragazzo mai cresciuto di testa?
    Ha mai conosciuto una famiglia arcobaleno? Ha visto come crescono i ragazzi e le ragazze in queste famiglie? Ha dati scientifici che dimostrino quello che sostiene?

    Domenica scorsa ho sentito una bambina che diceva: sono fortunata ad avere due mamme. Ecco, ascoltasse e conoscesse più il mondo forse direbbe meno cazzate razziste e basate sulla sua gloriosa peristalsi intestinale.

    RispondiElimina
  7. Su una cosa Adinolfi ha ragione, e noi siamo qui a riconoscerlo, che due uomini o due donne non possono avere un figlio in modo interno alla coppia, e quindi ci sarà pure un motivo se questo è-

    Ma dobbiamo avere il coraggio di completare l'argomentazione, e Adinolfi avrà la sensibilità di riconoscercelo: i gravemente obesi muoiono prima di quelli che non hanno problemi con il loro peso, quindi se la natura fa così c'è un motivo, e i gravemente obesi non dovrebbero avere dei figli.

    RispondiElimina
  8. Le parole di Adinolfi offendono anche la mia sensibilta', ma trovo il sarcasmo su sua sorella suicida VERAMENTE crudele. Credo che questo modo di difendere le proprie idee sia controproducente.

    RispondiElimina