martedì 8 marzo 2011

L’implausibile


Non ho visto la puntata di Dr. House – Medical Division che ispira il post di Berlicche, ma credo sulla parola a quanto scrive: “Dal punto di vista medico il plot è così implausibile da affondare nel ridicolo”. È il motivo per il quale ho smesso di seguire la serie a metà della sua seconda stagione e non faccio fatica a immaginare che, ormai alla settima, gli autori possano aver toccato il fondo dell’inverosimile, infatti – è vero – “cure di staminali embrionali non ne esistono, figuriamoci una in grado di rimettere in piedi in un giorno”. Tutto il resto, però, mi pare regga.
Non è affatto inverosimile, innanzitutto, che un cattolico si faccia crocifiggere. Due anni fa, per esempio, solo nelle Filippine furono in 29. La Chiesa ufficialmente disapprova, è opportuno dirlo, ma l’usanza è radicata in parecchi paesi, soprattutto fra sudamericani e latinos, con qualche sporadico caso anche in Europa.
La fede di chi si fa crocifiggere sarà malata? Senza dubbio, ma è proprio questo il caso in Piccoli sacrifici (Italia 1, 4.3.2011), dove il crocifisso è latino e affetto da patologia neurologica (“sclerosi al cervello”, leggo): nulla di inverosimile, dunque. È inverosimile, invece, che Berlicche scriva: “La fede raffigurata nel telefilm è la sua caricatura: una convinzione cieca, senza argomentazioni”, perché la fede è questo, anche quando non è caricaturizzata: sennò come si argomenta, di grazia, la resurrezione di un morto, la verginità di una puerpera, la sua ascensione in cielo, ecc.? E tuttavia son dogmi, bisogna averne convinzione cieca, sennò non ci si può dire cattolici. E qui mi limito a dire che Berlicche dovrebbe sorvegliare di più il lessico.

Che c’è di inverosimile, poi, in un cattolico che preferisca morire piuttosto che salvarsi con mezzi moralmente illeciti? La Chiesa non fa sante le donne che rifiutano l’aborto anche sapendo che la gravidanza le ammazzerà? È proprio il caso del latino che rifiuta la cura di staminali embrionali prescritta da House. Che c’è di inverosimile? Che c’è di implausibile?
Ma non è tutto. Berlicche scrive che, per guarire lo sclerotico contro la sua volontà, House “lo inganna facendogli perdere la fiducia in Dio”. Questo è doppiamente odioso, convengo. Anzi, ritengo sia del tutto speculare all’arbitrio del medico cattolico che commetta analoga ingiustizia nei confronti del paziente senza speranze, che vorrebbe essere lasciato morire in pace piuttosto che essere fatto appendice di una macchina. Ma Berlicche non darebbe dell’assassino al medico che staccasse la spina? E allora perché trova odioso l’arbitrio di House? Probabilmente – vado a naso – la ragione sta solo nel fatto che qui lo scopo – lo stesso scopo – sia raggiunto facendo perdere la fede al paziente.
Insomma, parrebbe che per Berlicche ci sia paziente e paziente: se è credente, la terapia dovrà badare innanzitutto a non fargli perdere la fede, anche a costo di lasciarlo morire; se invece non è credente, la terapia dovrà assecondare la fede del medico, anche costo di tenere in vita il paziente contro la sua volontà.
Di più: il medico non credente dovrebbe comportarsi come un medico credente anche dinanzi a un paziente non credente, meglio se per legge. Berlicche non lo scrive, non in questo post. Quando affronterà la questione del ddl sul fine vita che è in discussione in Parlamento, vedrete, non mancherà. 



5 commenti:

  1. Per Berlicche la fede non è quella che è descritta sullo Zingarelli. Prova a chiedergli la differenza tra "fede" e "fiducia".
    Ti dirà che non c'è nessuna differenza (esperienza personale).

    B. procede equiparando la fede di un cattolico nella resurrezione, alla fiducia di un medico in un istituzione che pubblica delle linee guida.

    Se tu gli fai notare che in fondo alle linee guida c'è una bibliografia e che ogni singolo articolo è verificabile, lui ti risponderà che con la resurrezione è la stessa cosa.

    Ma negherà in modo assoluto l'irrazionalità della fede. In questo è molto Ratzingeriano.

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  2. e, come si dice da noi, adesso Berlicche mettici una pezza!

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  3. medico credente e medico non credente:
    non sta qui la follia? se un medico crede a certe cose, se crede a biancaneve e ai sette nani come fatto storico, come faccio a fidarmi di lui?

    arrivi da uno specialista di chiara fama (?), dopo una più che sommaria valutazione del tuo caso, alla fine ti raccomanda ad un gruppo ... di preghiera. allibito il paziente legge la carta intestata e scopre che si tratta del "presidente dei .....chirurghi cattolici italiani"

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  4. Non seguo la serie, ma casualmente ho visto la puntata: direi che descrive perfettamente la forma mentis del Jesus freak per il quale la logica non e' un optional, semplicemente non esiste.
    Scoperto l'inganno di House, si aspetta che Dio lo punisca facendolo morire e dimostrando cosi' la sua esistenza. Visto che non muore, conclude che Dio e' stato misericordioso e quindi... ha dimostrato la sua esistenza. Quando House gli fa notare l'incongruenza, il picchiatello ribatte sprezzante che la fede va oltre la banale logica.
    Battuta fulminante di House, quando una collega scandalizzata dal suo stratagemma gli chiede se lui proprio non ci crede: 'Oh, ma anch'io ci credevo: poi mi sono spuntati i peli pubici.'

    Shylock

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  5. C'è poco da fare, una fede (qualsiasi) apre le porte a ogni tipo di assurdità e giustifica ogni prevaricazione.

    Da bambino ho smesso di credere a babbo natale, per tutto il resto c'è voluto un po' più di tempo. Ma è stato come rinascere.

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