martedì 22 marzo 2011

Mendelssohn


La puntata di Qui Radio Londra andata in onda stasera meriterebbe mezza dozzina di post: uno sull’uso strumentale del caso Tortora, uno sulla tagliola preparata a Santoro, uno sulla teoria del magistrato-come-si-deve, uno sul termine “circo mediatico-giudiziario”, uno sulla denuncia che adesso arriva da De Magistris, ecc.
Se avrò un po’ di tempo, ne scriverò uno. Intanto è da segnalare un dettaglio: il magistrato-come-si-deve, invece di andare ad Anno Zero, la sera deve stare a casa. Ad ascoltare una sinfonia. Di Mendelssohn. Poco mancava che Ferrara dicesse pure quale.

Naturalmente qui vi limiterete a una mezza smorfia e tirerete avanti. Tutt’al più sarete tentati dal chiedervi che tipo di Presidente del Consiglio e che tipo di Raiuno ci meriteremmo in un mondo-come-si-deve nel quale il magistrato-come-si-deve a sera ascolta Mendelssohn.
Sbagliato, perché il nostro è esoterico e non parla mai a sproposito: se diceva “una sinfonia di Mendelssohn”, non diceva per dire: pensava alla Sinfonia n. 5 in Re Maggiore, Op. 107: meglio conosciuta come “La Riforma”. Capìta, la sottigliezza? 


4 commenti:

  1. Quella frase su Mendelssohn ha subito colpito anche me, e sono corso a vedere cosa ne avrebbe scritto Malvino. Non sono stato deluso.

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  2. Contento di non essere un magistrato e di potermi ascoltare Le Ebridi fino alla nausea.

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  3. un mondo-come-si-deve non dovrebbe ascoltare Qui Radio Londra

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  4. Figuriamoci se il Dottor Malvino non contribuiva alla magra audience di Ferrara...

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