lunedì 7 marzo 2011

“Pericolo di vita”


“Si avverte con stupore che l’affermazione
viene formulata con parole che ne annullano l’intenzione,
mentre il lapsus mette a nudo l’interna insincerità.
Il lapsus verbale diventa qui […] un mezzo per tradire se stesso
[…] avente l’effetto sconvolgente di una rivelazione”

Sigmund Freud, Psicopatologia della vita quotidiana, 1904


Antonio Socci fa il suo “appello a tutti i parlamentari, di tutti gli schieramenti, al di là delle divisioni ideologiche, politiche o culturali [ad] approvare subito la legge sulla (cosiddetta) «Dichiarazione anticipata di trattamento» e approvarla così com’è [non foss’altro per quel suo] preziosissimo comma 6 dell’art. 4, che recita testualmente: «In condizioni di urgenza o quando il soggetto versa in pericolo di vita immediato, la dichiarazione anticipata di trattamento non si applica»” (Libero, 5.3.2010); e l’ottimo Ivo Silvestro ci scova un lapsus: “pericolo di vita” in luogo di “pericolo di morte”. Lapsus tanto più interessante se si tiene conto che “testualmente” il comma 6 fa riferimento non a un “pericolo”, ma a un “pregiudizio della vita dell’incapace stesso”.
Non è difficile leggere la verità che il lapsus rivela: la vicenda di sua figlia Caterina, rianimata d’urgenza dopo un arresto cardiaco senza aver potuto evitare pesanti esiti neurologici, è vissuta nel dubbio – almeno nel dubbio, a voler essere cauti – che sia quel genere di vita ad essere il reale “pericolo”, non già la morte. Almeno inconsciamente, c’è uguale sentire tra Antonio Socci e Beppino Englaro: quel genere di vita è peggio della morte. Con una sola, grandissima differenza: Eluana lo pensava e aveva chiesto al padre di evitarlo, mentre è difficile pensare che per Caterina sia stato possibile disporre in tal senso.
Direi sia la prova provata che il testamento biologico è necessario: perché a chiunque sia data la possibilità di veder rispettare le proprie volontà, quando incapace. Così Eluana e Beppino Englaro non dovranno aspettare 17 anni anni per vederle realizzate, Caterina potrà lasciare che sia fatta la volontà di Dio e suo padre non sarà costretto a incorrere in lapsus imbarazzanti.

5 commenti:

  1. Segnalo un typo: Ivo Silvestro (non Silvestri).

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  2. e se andasse bene?
    http://it.thefreedictionary.com/essere+in+pericolo+di+vita

    cavolo! mi dispiace segnalarlo perché è un post meraviglioso

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  3. @ notturnoumano
    C'è di più: "pregiudizio di vita" diventa "pericolo di vita". Ma c'è pure altro (l'ho tenuto fuori dal post per non complicarlo): il virgolettato che in Socci fa riferimento al comma 6 dell'articolo 4 (e che reca l'espressione "pericolo di vita") in realtà non è tratto dal ddl Calabrò ma da quello che integra le proposte di legge delle opposizioni, naturalmente in favore dell'autodeterminazione. Il lapsus, dunque, è doppio.

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  4. Ecco, considerate che detto articolo è stato giudicato positivamente dalla Roccella, quindi che cazzo dovete capirne voi, poveri omuncoli senza dio?

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