martedì 29 marzo 2011

Via, Marco, chiudi un occhio




“Di queste cose io devo parlare ad una sola persona, anche se mi imbarazza molto, perché riguarda la mia vita privata, le mie vicende personali. Credo che di queste cose io devo parlare solo a Marco Mezzaroma, che è la persona che amo, l’unica persona che amo, dal 2008. La persona che ho deciso di sposare nei prossimi mesi”. In realtà, Mara Carfagna dice molto, anche più di quanto fosse lecito chiederle. Di quello che c’è stato tra lei ed Italo Bocchino – dice – è tenuta a parlarne solo col suo fidanzato, e tuttavia – aggiunge – la cosa la imbarazza. Perché l’ha tradito? Pare non sia questo il punto: l’imbarazzo nasce dal dovergli rivelare vicende della sua vita privata.
È evidente che almeno fin qui – prima che gli eventi lo rendessero necessario – una parte della sfera privata di Mara Carfagna preferiva rimanere inaccessibile al fidanzato. Non ha importanza se a buon diritto o no: non siamo qui per giudicarla, ma solo per cercare di capire cosa ci sia dietro quei suoi occhioni da cerbiatta braccata. Anzi, sarà il caso di concederle un acconto di simpatia e pensare che tra lei e il fidanzato si fosse stretto il patto di tacere su ogni relazione affettiva e/o sessuale avuta in precedenza: in tal senso, che ci sia stata o meno una relazione con Italo Bocchino, si spiegherebbe l’imbarazzo a parlarne.
Sì, ma questa ipotesi non regge. Marco Mezzaroma – dice – è l’unica persona che amo. E aggiunge: dal 2008. Ora, ogni lettore di Chi sa benissimo che i due si sono fidanzati nel 2007, a Capri. Si parlò proprio di fidanzamento e non vi fu smentita, né dall’uno, né dall’altra. Dobbiamo ritenere, dunque, che Marco Mezzaroma non sia stato l’unica persona amata da Mara Carfagna, almeno per il primo anno di fidanzamento. Si potrebbe ipotizzare che invece lo fosse anche prima del 2008 – “intrattengo un rapporto imbarazzante con Italo, ma l’unico che amo è Marco” – ma non c’è adito a dubbio: Mara Carfagna dice che gli ha concesso un affetto esclusivo solo dal 2008. Non c’è l’implicita ammissione che dal 2007 al 2008 abbiamo amato almeno due persone?
Concediamo anche qui un acconto di simpatia alla nostra cerbiatta: può darsi che Chi abbia parlato di fidanzamento mentre invece si trattava di una relazione dai caratteri più fluidi, che in ogni caso non prevedesse un impegno affettivo esclusivo, almeno da parte di Mara Carfagna. Ma allora non si spiega l’imbarazzo.

Esaurita la simpatia, arriviamo al dunque. Mara Carfagna e Marco Mezzaroma hanno cominciato a frequentarsi nel 2007. Si trattava di un rapporto che ad Alfonso Signorini sarà parso conveniente definire fidanzamento, e su questo nessuno dei due ha avuto da ridire, per analoga o diversa convenienza. Pare assodato, invece, che Mara Carfagna e Italo Bocchino si frequentassero con assiduità almeno dal 2006 e abbiano continuato a farlo – con immutata assiduità – almeno fino alla scissione di Fli dal Pdl (seconda metà del 2010).
Non ha importanza di quale natura fossero i rapporti che intrattenevano, ma per il periodo che copre il 2007 fino al 2008 erano tali da provocare imbarazzo in Mara Carfagna, almeno a doverne parlare a Marco Mezzaroma, oggi, non avendolo mai ritenuto necessario, prima di oggi. C’è da ritenere che volentieri se lo sarebbe risparmiato, se non fosse venuta a trovarsi nella necessità di farlo: infatti, fa intendere che finora non aveva ritenuto indispensabile farlo, perché relative a vicende personali, a una sfera privata della sua vita della quale – adesso – è imbarazzante parlare.
Il nodo della questione è il seguente: dove cade il diritto alla privacy per doverne dar conto al fidanzato? Se non c’è stata relazione con Italo Bocchino, o se c’è stata quando non era da considerare tradimento, non si capisce l’imbarazzo. Se c’è stato tradimento, invece, si capisce l’imbarazzo. Si capisce pure il desiderio “che il vento se le porti”. Mara Carfagna dice che “è l’ultima volta che io parlo di mie vicende personali”, ma è come se dicesse “sì, ho tradito, ma sono pentita, prometto che non lo farò mai più”. Via, Marco, è sincera: chiudi un occhio.

10 commenti:

  1. Io, al netto di ogni giudizio sul caso in particolare, metterei solo a verbale che, in un paese come il nostro, se "il patto di tacere su ogni relazione affettiva e/o sessuale avuta in precedenza" fosse base implicita e condivisa di ogni relazione, da quella del più in vista fino all'ultimo piccolo italiano dimenticato, la metà dei problemi di questa società si dissolverebbe nell'aria, calerebbe la violenza sociale, si risolverebbe il conflitto di genere, l'arcobaleno splenderebbe ogni dì e i cerbiatti scorazzerebbero pure nel centro delle città.
    Purtroppo, invece, sulla legittimità della condivisione (alcuni lo ritengono persino un diritto) e dei successivi confronti con quel passato si fonda il 90% dei problemi relazionali di questa società.
    Così, mio piccolo e umile parere sul generale, che questo post mi da l'occasione di esprimere.
    Sul particolare mi vien solo da dire che la Carfagna è l'unico esponente di questo governo sul quale, dal mio sguardo da sinistra, mi sono trovato a cambiare idea rispetto a quella ironica e decisamente sminuente iniziale.
    Uno dirà "Appunto, pensa gli altri" ma a me dopo questi anni di governo vien solo da dire che mi pare l'unica seria e credibile, a prescindere dal suo passato.
    E, ribadisco, lo dico da "sinistra" (le virgolette stanno a dire "Non PD grazie").

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  2. Malvino, abbi pazienza. Ho gli operai in casa e ognuno sa cosa vuol dire in termini di vivibilità, spese, ansie, incazzature. Delle vicende sentimentali della Carfagna, come si dice a Roma, nun me ne po' frega' de meno. Che sia un ministro di questo governo non mi stupisce, un Frattini o una Prestigiacomo esternano un numero molto superiore di cazzate. Quanto al sex appeal, dio mi perdoni, trovo più "arousing" i collant della Brambilla. E poi. C'è il plutonio nell'oceano pacifico, a Napoli sta montando la spazzatura, la Merkel viene sculacciata dai Verdi, il New York Times sarà accessibile solo a pagamento, il Makena, farmaco per evitare nascite premature, è aumentato da 20 a 1500 dollari per dose, un posto per il gommone la prossima estate mi costerà due mesi di stipendio e.....
    Ma che la Carfagna si sposi Mezzaroma, si fidanzi con Mezzalazio, faccia l'amore con mezza Sampdoria, parta per i Caraibi con Luigi Castaldi, non dimenticherò mai i suoi calendari.

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  3. La cornuta ha aspettato ma si sta gustando una vendetta che ricorda tanto una ricca cena a base di caviale e ostriche e aragoste in bellavista e champagne, tutto freddo freddissimo...Non che ci faccia una bella figura nessuno, meno che meno lei, qualcuno glielo dicesse.


    Due donne che si litigano un Bocchino, nemmeno nelle migliori produzioni di Schicchi.

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  4. Caspita, ma se Marco dovesse ancora chiudere un occhio, con l'altro già chiuso e da tempo, mi diviene del tutto orbo, vogliamo davvero che la Carfagna lo porti a spasso con una fascia crociata come i cani per i videolesi!

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  5. @ Gians
    Con ciò esprimendo un giudizio morale - se mi consente - gratuito e superfluo.

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  6. Luigi, consento eccome, ma non era un giudizio morale, gratuito e superfluo te lo passo: mi sono fatto prendere la mano.

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  7. @ Gians
    Sì, però "cagna" non era malaccio.
    :-D

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