domenica 21 agosto 2011

Morite in silenzio


D’un tratto corre voce che la Chiesa succhia sangue all’Italia e in ogni dove sbocciano stupori e sgomenti. È perché l’Italia è alla fame, sennò tutti avrebbero continuato a non accorgersene o a far finta di niente, anche un poco infastiditi, come peraltro è stato fino a ieri, da quei maniaci che lo hanno sempre detto. Lo dicevano già Gaetano Salvemini ed Ernesto Rossi, l’hanno ripetuto quattro generazioni di anticlericali, sempre gravati dal sospetto che le loro fossero denunce strumentali, in odio al cattolicesimo, in spregio al Dio che senza l’obolo avvizzisce.
Oggi, quasi all’improvviso, si scopre che la Chiesa, in vario modo e per molte vie, drena ogni anno 4 miliardi di euro dalle nostre vene al suo grasso ventre, e che la cosa va avanti da decenni e decenni, con incremento difforme ma costante: un’enorme montagna di denaro che non è servita solo a far prosperare il parassita, ma l’ha reso forte dei suoi investimenti agevolati, arrogante nell’arcigna difesa e nello spregiudicato sfruttamento dei suoi privilegi, avido e insaziabile com’è il parassita che non incontra resistenze. Sicché ora è troppo tardi, fatevelo dire da un maniaco che ve lo ripete dal 2004, quando già era difficile poter far qualcosa: se moriremo di fame, sarà un prete grasso a darci l’estrema unzione. Una funzioncina veloce veloce, perché intanto avrà messo gli occhi sull’orfanello e smanierà dalla voglia di consolarlo, come solo un prete sa fare con gli orfanelli. Lo avete permesso voi, morite in silenzio.



12 commenti:

  1. vuoi mettere la consolazione per il moribondo sapere che qualcuno penserà all'orfanello

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  2. L'italietta ha tre problemi insolubili: Chiesa, Sud ed evasione fiscale. Tutti e tre, in misura variabile, ci porteranno dritti dritti alla catastrofe.

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  3. sempre che possiate morire. sennò, si aspetta finchè non è l'ora decisa dal signore.

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  4. Parole "sante". Questi anticlericali della domenica mi stanno veramente inferocendo. Per uno o due giorni, il tempo che durerà il loro anticlericalismo, io non sarò dei loro.
    Complimenti, bel blog.

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  5. Applausi su "se moriremo di fame, sarà un prete grasso a darci l’estrema unzione."
    Io comunque non ho permesso un cazzo. Nel mio piccolo provo a far sentire anche la voce di chi non ci sta, rinnovando ogni anno la mia iscrizione all'U.A.A.R.

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  6. Allora dillo in maniera esplicita che è un commento di uno dello U.A.A.R.
    Così si capisce 'da che pulpito viene la predica'.
    Mah!

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  7. Caro Anonimo, ognuno si sceglie i pulpiti che preferisce e essere "uno dello U.A.A.R." è semmai un plus

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  8. questa volta non capisco e non condivido: se ci vuole la crisi per "scetare" 'sto paese, e liberarlo del suo parassita, bene!
    Non che mi illuda, ma la contraddizione fra un parassita grasso e rubicondo e (parte del) paese alla fame non reggerà per sempre

    amodio

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  9. Come cantano gli Sleepytime Gorilla Museum:

    «The learned to dine on fecal matter/ so that the creature can grow fatter»

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  10. Cercado nell´archivo de La stampa ho trovato un sondaggio del marzo 1985 a commento della ratifica della modifica del Concordato del 194. Risultaato solo il 15 % degli italiani era favorevole al sistema dell' 8 per mille!
    Risultato votazione. Tutti i partiti hanno votato si alla ratifica esclusi Radicali, Dp e qualche spaaruto indipendente del PCI...

    Gli italiani non sono nuovi a scegliersi dei degni rappresentanti!


    SImone

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  11. Già gli "anticlericali della domenica", quanti ne conosco! Criticano i gonnelloni solo quando qualcuno ricorda i vergognosi privilegi di cui godono in vatikaglia. Ma poi tutti sti "anticlericali part-time" tutti a far battezzare e cresimare i figli, mandarli a catechismo e all'oratorio o addirittura alle scuole cattoliche ("perchè sai almeno lì imparano l'educazione e non si mischiano con gli stranieri!") e a sognare per loro un bel matrimonio in chiesa. E intanto il pretume ingrassa.
    Christian d'IOR

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  12. il prete grasso però fa fatica a sfuggire ai forconi, ed in tempi di crisi non è una bella situazione.
    klingsor (sbattezzata da anni e da sempre anticlericale)

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