domenica 7 agosto 2011

“Siamo alla vigilia di una grande svolta”



“Io non credo alla depressione di Vasco... Quello cui stiamo assistendo
è il brontolio di un vulcano che sta per eruttare... Certo è che il ruolo
di rockstar ora gli va stretto... Siamo alla vigilia di una grande svolta,
impensabile per chiunque... Io credo di sapere cosa ha in mente, ma taccio”

Gaetano Curreri, Corriere della Sera, 7.8.2011


Lo sfogo che Vasco Rossi ha affidato ieri sera alla sua pagina di Facebook ha gettato i suoi fan nell’angoscia. Reazioni esagerate, almeno a detta di chi lo conosce bene. In realtà, lo stato di prostrazione lamentato dal Genio di Zocca non sarebbe altro che il sofferto processo che precede una “grande svolta”. Quale? Non ci è dato indizio, tranne il fatto che si tratterebbe di qualcosa oggi “impensabile”. Sembra niente, ma è abbastanza per fare alcune ipotesi.

Conversione Quello che a molti parve un manifesto nichilista (“voglio trovare un senso a questa vita / anche se questa vita un senso non ce l’ha”) era in realtà una drammatica richiesta di aiuto, che non rimase inascoltata. Dal 2005 – già dal 2004, secondo alcuni – il cantante intratterrebbe un fittissimo carteggio con monsignor Rino Fisichella, e gli psicofarmaci avrebbero facilitato il suo riaccostarsi alla fede. La sua vita artistica non potrà che risentirne positivamente e pare che nel cassetto abbia già una dozzina di inediti, distanti anni-luce dalle atmosfere grevi che caratterizzano la sua produzione antecedente, che peraltro il Blasco avrebbe intenzione di rieditare cambiando i testi, raccogliendola in un megacofanetto di 16 cd dal titolo C’è chi dice sì. L’annuncio ufficiale della conversione dovrebbe essere dato con la sua partecipazione a sorpresa alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Si mormora che canterà la sua nuova versione di Siamo solo noi (“… che andiamo a letto dopo il rosario / e siamo consci del peccato originario / siamo solo noi / che abbiamo vita regolare / e ci sappiamo limitare /siamo solo noi…”).

Discesa in campo Negli ultimi tour, davanti alle folle sterminate dei suoi fedelissimi, Vasco Rossi ha sentito che il ruolo di rockstar gli stava stretto e ha cominciato a meditare sull’eventualità di darsi alla politica. Col Partito Radicale al quale è scritto da anni e anni? Con l’intenzione di candidarsi a leader del centrosinistra? Non sarebbe del tutto “impensabile”. La “grande svolta” potrebbe consistere in una discesa in campo a sorpresa, con l’idea, neanche tanto balzana, di sfidare i politici del centrodestra sul loro terreno: ragazze, cocaina e farfugliamenti sconnessi. Pare che la voce stia seminando il panico nel Pdl, ma non mancano i favorevoli, anche autorevoli, e perfino qualche entusiasta, fra i quali Giuliano Ferrara, che stava annoiandosi a morte dietro un Cav. sempre più moscio, e in Vasco Rossi vede una straordinaria “icona pop”.

Transgender Il malessere del Blasco sarebbe dovuto esclusivamente al disagio di impersonare un ruolo che ormai gli pesa. Nei panni del maschio perennemente a caccia di sbarbine non si sente più a suo agio e da tempo sta meditando la “grande svolta” che ai più oggi pare “impensabile”. Costole fratturate? Macché, si è fatto impiantare delle protesi mammarie. Psicofarmaci? Si fa per dire, in realtà si tratta di estrogeni. Non sappiamo ancora quanto ci vorrà per il definitivo taglio con un passato di macho fascinosamente cipiglioso, al momento è uno stillicidio d’ansia che a goccia a goccia cade in quella che prima o poi sarà una piena Vasca.


7 commenti:

  1. suvvia, in fondo non si merita tanta cattiveria, Gaetano Curreri...

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  2. Secondo me, passa alla Pepsi.

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  3. attendo quindi l'inedito duetto vasco + gen rosso, entrambi fumati ovviamente.

    Michele

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  4. " è uno stillicidio d’ansia che a goccia a goccia cade in quella che prima o poi sarà una piena Vasca."

    Prima volta che visito questo blog. Ma ora che ho letto queste righe sono conquistata per sempre.
    Applausi!

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  5. Dopo tanto tempo che non posto perché pare che Blogspot avvia un'avversione per Opera (il browser), forse stavolta ci riesco, e devo dirtelo: l'infilata tra islamofobia e questa sono due delle tue più belle produzioni recenti.
    Sono davvero felice che tu esista, cazzo!

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  6. Bene: un ritorno ortograficamente corretto è ciò che sogniamo un po' tutti. Posso tentare di difendermi sostenendo che sia stato per stemperare in un sorriso quella che è sicuramente stata una mancanza grave e avvertita da questi spazi. Mi congratulo con me stesso per essere riuscito a postare nuovamente, tuttavia!

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