sabato 4 settembre 2010

«Insopportazione»



Certi politici hanno una «lingua di legno», Fedele Confalonieri ha ragione e l’immagine è calzante. Nulla da obiettare, passiamo dunque a cercare un’immagine altrettante calzante per la lingua di certi imprenditori che riescono a partorire spropositi come «insopportazione»: proporrei «lingua di merda».

6 commenti:

  1. E dai, quanto sei pignolo.
    Non mi toccare Fedele, che è il vero genio di tutta questa storia.
    Gli dobbiamo tanto. Che Dio glielo renda centuplicato.

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  2. La parola "insopportazione" piace anche a qualche giornalista:

    "Si è gonfiata a dismisura l'insopportazione reciproca." (Pierluigi Battista)

    http://tinyurl.com/386nvrk

    E a qualche giusrista:

    "A questo conduce anzitutto la lettura del par. 3, ove è ricordato un rescritto del Divino Antonino secondo cui, chi abbia posto fine alla propria vita per tedio della medesima, per insopportazione del dolore o per qualche altro motivo..." (Arrigo Diego Manfredini, Il suicidio e il diritto romano)

    http://tinyurl.com/2vqsckv

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  3. "Insopportazione" non sarà una bella parole, ma non è certamente un parto di Confalonieri: è registrato dal Treccani (http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/I/VIT_III_I_056926.xml) e anche da altri dizionari caratterizzati da un ampio lemmario.

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  4. Non si metteva in dubbio l'esistenza del lemma, ma chi può rimproverare ad altri di avere lingua legnosa quando usa proprio "insopportazione" al posto di un qualsiasi altro sinonimo di corrente impiego come "fastidio", "intolleranza", "irritazione", ecc.?

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  5. Sorprendentemente la parola "sopportazione" è stata usata anche da Nicola Abbagnano:

    http://www.istitutocalvino.it/pubbl/scientif/abbagn.pdf

    http://www.nicolaabbagnano.it/archivio_di/a_13b.htm

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  6. Personalmente trovo bruttissimo il termine "insopportazione" e forse in questo post ho fatto un uso un po' arbitrario del mio orecchio. Ripeto: non si metteva in dubbio l'esistenza del lemma (lo usa pure Julius Evola, per esempio), si segnalava solo il fatto che a farne uso sia chi rimprovera ad altri - ai politici in questo caso - una lingua legnosa.

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