mercoledì 14 luglio 2010

Vertical

Vorrei riportare qui da un post di Luca Massaro (vi consiglio di leggerlo per intero) una delle cose più belle che mi sia mai capitato di leggere su un blog: “Quanto ci sia riuscito o ci stia riuscendo non lo so. So solo che per me è importante essere qui. Mi fa sentire bene. Vivo. Mi estende. L’io esteso. Disteso. Nel senso che mi distende essere un blogger, un umbratile hombre vertical”.
Se il sano impulso a bloggare sta in questo, e io lo credo, tutto il resto (blog collettivi, aggregatori, nanopublishing & affini) non sono blogging. Con un altro campo di estensione a disposizione (scrittori, giornalisti & affini) si sta a buon diritto in rete, mancherebbe. Ma non si fa blogging: si fa – legittimamente, sia chiaro – una cosa obliqua, mai veramente vertical, e mai abbastanza umbratile.

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