Vorrei riportare qui da un post di Luca Massaro (vi consiglio di leggerlo per intero) una delle cose più belle che mi sia mai capitato di leggere su un blog: “Quanto ci sia riuscito o ci stia riuscendo non lo so. So solo che per me è importante essere qui. Mi fa sentire bene. Vivo. Mi estende. L’io esteso. Disteso. Nel senso che mi distende essere un blogger, un umbratile hombre vertical”.
Se il sano impulso a bloggare sta in questo, e io lo credo, tutto il resto (blog collettivi, aggregatori, nanopublishing & affini) non sono blogging. Con un altro campo di estensione a disposizione (scrittori, giornalisti & affini) si sta a buon diritto in rete, mancherebbe. Ma non si fa blogging: si fa – legittimamente, sia chiaro – una cosa obliqua, mai veramente vertical, e mai abbastanza umbratile.
Se questi sono i risultati, lo pungolerò ancora. ;)
RispondiElimina