lunedì 4 aprile 2011

Yeah! Yeah!


L’idea era quella di commentare le sue solite stronzate del lunedì, ma stavolta già il titolo mi ha scoraggiato: “Noi prigionieri dell’ingombro dell’io, la chiesa no” (Il Foglio, 4.4.2011). Se la geometria solida non è un’opinione, come cazzo si fa ad essere “prigionieri” di un “ingombro”? Insomma, ho lasciato perdere. Meglio il Ferrara beat.

 
 

5 commenti:

  1. "La chiesa cattolica, intesa come luogo della cultura cristiana, continua ad essere una fabbrica di idee, mentre la cultura laica si perde in vanità, ideologismi, dogmi e fiancheggiamenti della cattiva politica."


    Ah beh, Pinochet fiancheggiato da papagiovannipaolosecondosantosubito era un esempio di ottima politica. Ah beh, il deputato Cosimo Mele in quota cattolica era un esempio di ottimo politica. Ah beh... e l'elenco continuerebbe mesi.

    E le idee? Miiiiiiiiiii, le idee che nascono da dentro la chiesa...non hanno mai un riscontro scientifico! Anche mia nipote di 2 anni ha idee non supportate dalla scienza, ma ha 2 anni, cazzo, avrà tempo e modo di capire e comunque non la spaccio come esempio da prendere per imbastire un discorso politico; i peluche di Topolino e i topi di Ratatouille al governo? Bastano i pupazzi che ci sono adesso.

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  2. Ma che tristezza il video... Giovani ribelli che fanno il loro spettacolo in un ritrovo esclusivo per VIP con tanto di invitati in abito da sera. C'è tutta la spocchia di certa sinistra minoritaria ma potentissima (quella dei D'Alema e Veltroni, dei terrazzi romani, ecc.), quella che non sa nulla degli umori e delle necessità della base e continua ancor'oggi a pontificare dalle poltrone dei suoi salotti. E comunque Ferrara in quel video è tanto credibile come giovane ribelle quanto la Binetti como porno-star.

    Ale

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  3. Stamani, giuro, ho letto il titolo, le prime righe dell'articolo (poi m'è passata la voglia di continuare) e ho pensato: lascio volentieri al Castaldi l'ingrato compito di bastonare il bastonabile (e anche fuori di metafora: qui di bastonabile c'è sempre parecchio). Pregustavo, insomma, il commento del lunedì alle solite esternazioni del più ingombrante dei nostri "io". Posso sperare nella prossima settimana?

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