Pare non abbia altro Dio che sé stesso, desidera la roba d’altri e se la piglia, lavora pure la domenica, fornica anzichenò, quando non può permettersi una falsa testimonianza la compra e adesso nomina pure il nome di Dio invano, insomma, l’ometto è peccatore. Certo, bisogna contestualizzare i suoi peccati, come raccomanda il Fisichella: prende l’eucaristia da divorziato, sì, ma dopo che s’è separato dalla seconda moglie; bestemmia, ma solo quando racconta barzellette; si pulisce il culo col Catechismo, ma sgancia soldi al Vaticano; non è un santo, certo, ma lo ammette; ha un debole per zoccole, indubbiamente, ma ha sistemato pure un sacco di ciellini. Contestualizzare, prima di impancarsi a giudici e pretendere di insegnare la morale alla Chiesa.
Se Fisichella è l’occhio chiuso, c’è l’occhio aperto che vede e richiama a “un più alto dovere di sobrietà e di rispetto” (Avvenire, 2.10.2010), che s’intuisce imponga pubblica perdonanza, previo pentimento e riparazione: cerca di tenere al guinzaglio la lingua e la nerchia, figliolo, comunque ego te absolvo, e facciamo dieci Pater, dieci Ave, un po’ di soldi alle nostre scuole, due o tre leggine su altrettanti valori non negoziabili e un bacio all’anello.
E dunque i suoi peccati ricadranno su di noi, lo schema è noto. M’inculi Boffo? Ego te absolvo, facciamo dieci Pater, dieci Ave, crocifisso obbligatorio a scuola e ostruzionismo del Ministero della Salute all’impiego della Ru486. Saremo costretti a essere intubati e a vegetare anche se non vogliamo, perché lui è andato a puttane. Ha bestemmiato pubblicamente ma adesso è intenzionato a dimostrare che è pentito, quindi i gay saranno legalmente equiparati a malati, e i conviventi a lussioriosi in regime di concubinaggio. Pagheremo per i suoi peccati.
D’altra parte, fare un po’ di leggi gradite al Vaticano potrebbe sciogliere ghiaccio con Casini e spaccare i finiani perché mica tutti sono laicisti come il capo. Perdonanza, ci tocca perdonanza. Ci farà bene all’anima e farà bene anche alla politica. Ma che cazzo volete di più?
Sul "porcodrillo", ci hanno fatto pure una bella canzone:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=xAxD8wZlIMo
clap clap clap
RispondiEliminaben centrato!
RispondiEliminacome si dice? grandi peccatori, grandi cattedrali
Questo è il post dell'anno.
RispondiEliminaale
Un Malvino in spendida forma.
RispondiEliminaChe vogliamo di più?
RispondiEliminaA 'sto punto, che sconfigga il cancro.
O andrà contestualizzato pure quello?
E vabbé, contestualizziamo.
...
Fatto.
Resta una merda.
Tanto gradito ai più, ma sempre merda.
(lo so che non è educato scrivere merda, ma contestualizza, su, non fare il bigotto)
Io ho bestemmiato in passato. Cerco di non farlo in pubblico o in presenza di persone credenti. Però vederlo fare da uno che chiede i voti ai cattolici più intransigenti è grave. Ma ancor più grave è il fatto che questi continueranno a votarlo.
RispondiEliminasono d'accordo con ale... questo è veramente il post dell'anno... ;-)) caro dottore finirai all'inferno, ma tanto ci troverai tanti prelati, ipocriti baciapile e cattolici alle vongole... avrai di che divertirti... ;-)
RispondiEliminaMi chiedo, alla faccia del Fisichella: ma il buon Dio, posto che esista, sarà più propenso a perdonare il moccolo dell'operaio edile che si è martellato il pollice (e magari da buon credente, si pente subito dopo) o quello del berlusca che il moccolo lo inserisce premeditatamente in una barzelletta con lo scopo di divertire la platea?
RispondiEliminaContestualizziamo pure, a me pare molto più accettabile il primo.
il buon Dio, posto che esista, sarà più propenso ad avere altri cazzi per la testa?
RispondiEliminaBravo bravo.
RispondiEliminaFrancesca