martedì 5 ottobre 2010

TC


Umberto Veronesi interviene su un tema che ho trattato in diverse occasioni, “quello dei rischi e dei vantaggi del parto naturale rispetto al cesareo”, e scopro con piacere, perché ne ho grande stima, che le mie posizioni sono coincidenti alle sue.
Troppi tagli cesarei in Italia rispetto all’Europa e agli Stati Uniti? E allora cominciamo col dire che “la mortalità prenatale che si registra in Italia è la più bassa d’Europa ed è la metà di quella degli Stati Uniti”. Sarà solo casuale? Può darsi, fatto sta che “fino all’epoca in cui le ragazze partorivano il primo figlio intorno ai 20-25 anni, il cesareo era riservato ai casi più difficili ed era, in un certo senso, una extrema ratio. Oggi, invece, le donne hanno il primo figlio fra i 30 e i 40 anni e le difficoltà legate all’invecchiamento aumentano i rischi del primo parto, per la mamma e per il bambino”: il cesareo si offre come “soluzione semplice, rapida e sicura” e Veronesi crede sia sbagliato “demonizzarla come invasione nel corpo delle donne”. È quello che ho sempre sostenuto anch’io e una volta ho dovuto farlo in polemica con una testa di cazzo che si spingeva addirittura a equiparare il cesareo a una “mutilazione genitale femminile”.
Anche sul punto che per Veronesi attiene solo all’analgesia, e che per me è più in generale una questione di libera scelta da lasciare la donna, trovo forti analogie: per lui, “il cesareo va nella direzione dell’abolizione del principio che la donna debba «partorire con dolore»”, sicché si può preferirlo quando non si possa far ricorso “alle metodiche per il parto indolore come l’anestesia epidurale”; per me, il dolore fisico non è tutto e, se una donna vuole un cesareo al posto di un parto indolore con l’epidurale, fosse solo per non vedersi sforbiciare la vagina con una episiotomia, non vedo perché si debba dirle no. In realtà, non riesco a capire come si possa.


14 commenti:

  1. Senza cesare, estratto da madre quarantenne, e con forcipe mi ritrovo un braccio scemo, oltre, a questo post non mi sento d'aggiungere.

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  2. Per favore dimmi chi era l'idiota per cui cesareo=MGF.

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  3. http://www.radicali.it/newsletter/view.php?id=86808&numero=5337&title=NOTIZIE%20RADICALI

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  4. caro Malvì, non conosco le statistiche e forse tu puoi soddisfare questa ipotesi. Se rifacessimo le medie mettendo a paragone cesarei+forcipe+ventosa credo che non saremmo molto lontani dagli altri. E' così?

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  5. Sì, però il fatto che nelle regione del Sud la percentuale di cesarei sia decisamente più altra di quella del Nord, vorrà ben dire qualcosa...

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  6. Forza Malvino, non ci tenga sulla corda ci commenti il Nobel e i commenti al Noble!

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  7. ma quante storie! se nella Bibbia c'è scritto che la donna partorirà con dolore, ALLORA COSI' DEVE ESSERE! Altrimenti, tutti all'inferno per l'eternità a bruciare nel fuoco della dannazione eterna soffrendo per i peccati satanici...

    ... (lo portano via)

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  8. però anche demonizzare il parto naturale non è che l'altra faccia della medaglia quanto a mancanza di giudizio. ed è una cosa che, leggendo questo blog da qualche anno, un po' mi rattrista.

    non è vero che l'episiotomia è automatica nel caso di parto naturale.
    come non è vero che l'epidurale è una passeggiata.
    come non è vero che il cesareo è una mutilazione (complimenti al genio).
    è però vero, concedetemelo, che il cesareo è un'operazione chirurgica che può essere necessaria e deve essere disponibile alla paziente informata.
    però rimane una operazione chirurgica.
    ed è anche vero che spesso e volentieri il cesareo rende difficile la riuscita dell'allattamento al seno, ma qui si apre un altro mondo di discussioni.

    tutto va considerato caso per caso.

    ti consiglio, castaldi, di non chiedere a politicanti o oncologi e nemmeno ai ginecologi di parlarti di parto e gravidanza.

    chiedi ad una ostetrica, perché sono loro quelle che sanno veramente cosa succede al momento del parto e quali e quante variabili possono esserci in gioco.

    Scorbutico.

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  9. @ Scorbutico
    Avrei una laurea in Medicina e Chirurgia e una specializzazione in Ostetricia e Ginecologia, pensi che mi possano essere bastati per farmi almeno una vaga idea?

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  10. alla lista di Scorbutico aggiungerei dall'alto della mia esperienza di 3 parti naturali ( a 27 a 29 e a 42 anni) che se avessi sofferto di meno sarei stata più felice e che tutte quelle stronzate che si tratta di una sofferenza a fin di bene (l'allattamento) potreste una volta per tutte anche risparmiarvele.

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  11. @luigi
    e allora non posso che considerare certe frasi (come quella dell'episiotomia) come un uso un po' spudorato della tua buona dialettica.

    poi oh, possiamo sopravvivere anche avendo idee diverse.

    continuo sempre a leggerti con piacere.


    @patrizia
    saranno stronzate per te.
    per la mia compagna, ad esempio, un parto naturale valeva bene un allattamento naturale.
    sei meglio della mia compagna? buon per te.

    Scorbutico

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  12. Leggendo qui... io penso di essere stata fortunata: due parti naturali (20 e 23 anni), rapidissimi, il secondo più del primo.
    SONO A FAVORE DELLA "SFORBICIATA".
    Per il primo mi è stata fatta l'episiotomia, sono guarita in un mesetto. Per il secondo (parto-flash) non mi è stata fatta aimè, e ho avuto lacerazioni che mi hanno dato problemi anche a distanza di sei mesi dal parto (e oggi a distanza di oltre cinque anni ho l'impressione di essere molto "picassiana" laggiù).
    Non ho accettato l'epidurale per paura di non accorgermi di eventuali problemi e quindi di non poterli segnalare tempestivamente (ma se in una struttura ospedaliera garantiscono la presenza di personale che monitora per tutto il travaglio fino al parto di continuo è un'altra storia). Non posso pronunciarmi sul cesareo, l'ho sempre temuto come un qualsiasi altro intervento chirurgico, ma fortuna che c'è.

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