lunedì 18 ottobre 2010

L’uovo di Uolter


D’Alema non è mi particolarmente simpatico, ma lo diventa ogni volta che penso a Veltroni: avrà tutti i difetti possibili, Baffino, ma il fatto che per anni, decenni, ormai quasi mezzo secolo, si sia impegnato a combattere Uolter, i uolteriani e il uolterismo, prima nel Pci-Pds-Ds e adesso nel Pd, ai miei occhi mette in ombra tutti i suoi difetti d’uomo e di politico, muovendo in me – per alcune frazioni d’attimo e non troppo spesso per fortuna – un che di dalemiano dal fondo dell’umana cazzimma. Peggio di Veltroni, nel Pd, chi?
L’ultima? A Busto Arsizio, il 9 ottobre, a un’assemblea del Pd. Qui Veltroni ha fatto una proposta in tema di immigrazione, porgendo al suo partito l’idea di “una politica migratoria selettiva: l’ammissibilità legata a una valutazione delle caratteristiche degli immigrati”. Cioè? “Età, sesso, stato civile, istruzione, specializzazione, conoscenza della lingua, della cultura, dell’ordinamento del paese si combinano in un punteggio o valutazione della ammissibilità dei candidati all’immigrazione”: insomma, discriminare alla frontiera. Tempo fa la Cei ne pensò una uguale: favorire l’immigrazione dai paesi di cultura cattolica o almeno cristiana. I buoni – e Uolter è buono per definizione – hanno talvolta di queste strane declinazioni della bontà che somigliano a vere e proprie schifezze, ma tant’è...
E dunque. L’immigrato troppo anziano, maschio, analfabeta e pastore di tre capre? Lo rimandiamo a casa: pochi punti. La giovane poliglotta nigeriana nubile e con un culo da sballo? Il punteggio la premia: ammissibile (eventualmente facciamo emigrare la Madia). Abbiamo bisogno di mani delicate che sappiano innaffiare a dovere i gerani sulle terrazze romane? Ammessi i filippini, che fanno punteggio alto perché coi gerani quasi ci parlano. Abbiamo bisogno di manovali nerboruti e ci troviamo in surplus di idraulici? Facciamo entrare i marocchini e rimandiamo a casa i polacchi. È l’uovo di Colombo, l’uovo di Uolter: si tratta di applicare ai candidati l’inverso dell’art. 3 della Costituzione: “Non tutti gli immigrati hanno pari dignità sociale, né sono eguali davanti alla legge: fanno punteggio l’età, il sesso, ecc.”.
Sento un retrogusto di Santanchè in questa proposta o mi inganno? È di sinistra? È kennediana? Come definire questa proposta? Veltroni la dice “pragmatica”. E qui il post chiude, sennò devo chiudere il blog.


7 commenti:

  1. È proprio questa la rovina del paese: in qualche oscuro modo sono riusciti a condizionarci in modo tale che lo schifo per Walter ci rende quasi passabile Massimo, e viceversa. È una prigione mentale, è l'io che ormai si è arreso all'impossibilità di non dover subire né l'uno né l'altro, come se fosse chiedere troppo.

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  2. "D’Alema non è mi particolarmente simpatico, ma lo diventa ogni volta che penso a Veltroni"
    Questa è da applausi.
    Quanto al resto, direi che è una cosa abbastanza schifosa. Stile Borghezio, direi. Meno male che ha lasciato fuori almeno la religione.

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  3. ma no, credo si ispiri alla Svizzera. Il che rende la cosa ancora poù inquietante.

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  4. ma di cosa ti lamenti? è la prima volta che non dice una cazzata generica ... né l'ha legata al suo contrario con un "ma anche"

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  5. Che Baffino faccia la guerra a Uollera ci sta, sappiamo contro quali idee, ma a favore di quali altre?????

    A me il Kennedy de Noantri che sragiona come la Santadeché sta anche sui cabasisi, ma l'altro?

    E' stato e sempre sarà un politicante, un intruglione, un manipolatore*, uno che vedi falso prima che apra bocca, a differenza di Uollera, che però quando la apre...scànsete!


    * l'unico manipolatore che dalla sua esperienza politica ha tratto manco troppo (segno che non sa neanche manipolare bene, alla fine): si è fatto una leggina per non pagare le tasse sulle radio delle imbarcazioni. Porello!

    A***

    PS: tra i due è una lotta davvero senza fine, davvero.

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  6. Come definire questa proposta?

    veltroniana, basta la parola

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  7. "Cazzimma": non sapevo cosa significasse. Ora che lo so, trovo che renda bene l'idea. :))
    v.

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