Fra le ragioni che dovrebbero convincerci del fatto che il Premio Nobel a Robert Edwards sia un affronto a Dio e alla ragione possiamo distinguerne di grosse, di medie e di piccoline.
Le prime sono tutte in una: la fecondazione in vitro offende il disegno divino, e dunque è moralmente inaccettabile, sicché un alto riconoscimento pubblico a chi l’ha introdotta nella pratica clinica è doppia offesa contra Deum.
Le ragioni di medio peso, invece, sono relative all’offesa della tecnica contra personam: si sacrificano esseri umani, ancorché in embrione; si nega al nato il diritto di venire al mondo come Dio comanda (e solo se lo comanda); si producono aberranti sovvertimenti della fisiologia umana e del diritto naturale; e poi, a fronte degli impegnativi trattamenti clinici, la percentuale di successo della tecnica è bassa, con l’eventualità non trascurabile di strascichi fisici e psicologici, anche in caso di successo, e non solo per la donna. Celebrare l’uomo che ha reso possibile tutto questo è due volte offesa all’uomo.
Roba di un certo peso, fin qui. Più leggera è la materia delle ragioni piccoline, e due di esse meritano attenzione.
La prima è relativa al fatto che Edwards si sarebbe limitato ad applicare all’uomo una tecnica già in uso nell’allevamento animale. È un merito da Premio Nobel? E poi: non si mortifica la dignità umana trattando gli uomini come vacche o pecore? Ragione piccolina, e molto gracile: viene da quanti non hanno alcuna difficoltà a considerarsi gregge per affidare mente e corpo ad un pastore.
Quella più graziosa è la seconda: la fecondazione in vitro non guarisce dalla sterilità, ma la aggira, quindi è una falsa soluzione, probabilmente una truffa. In realtà, le lenti da vista non rimuovono le cause anatomiche che generano la miopia, ma si limitano a correggere il difetto del visus: l’oculista truffa il miope quando gliele prescrive? E in ogni caso: se non ho possibilità di correggere le cause anatomiche che generano la miopia, sono idiota a usare le lenti da vista?
Sì, la seconda piccola ragione è davvero spassosa. Sa molto di arrampicata sugli specchi.
RispondiEliminaanche il confronto con gli animali è ridicolo: se ci accoppiamo liberamente, ci considerano animali; se invece usuamo una siringa con il seme, ci considerano animali lo stesso. Ma che vadano...
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