sabato 2 ottobre 2010

Sembra un ossario



Il salone multifunzionale al terzo piano del civico 76 di Via di Torre Argentina è stato appena riverniciato e il presidente del Comitato nazionale di Radicali italiani prega vivamente di non fumare e – mirabile auditu!“vale anche per te, Marco”.
È l’unico momento degno di interesse in questa prima giornata dell’ennesimo Comitato nazionale di Radicali italiani, e cade nei primi minuti; poi, per le restante cinque ore, è una gran noia (anche Nicolino Tosoni e Giuseppe Di Leo, che di solito mi fanno pisciare dal ridere, sono in cattiva giornata, opachi e fiacchi). Sembra un ossario.
Il trend è univoco da oltre un anno: le riunioni degli organi dirigenti radicali sono sempre più pallose e vuote, e giuro che metto più attenzione adesso che quando vi partecipavo. Non si dice niente, ma mettendovi gran cura, soprattutto nel dirlo con la giusta disinvoltura. Sarà stato così anche prima e – semplicemente – non me ne accorgevo? Può darsi, però mi pareva si confrontassero idee. Ma sarà stato per mancanza di attenzione.

1 commento:

  1. Malvì, ma mi spieghi perchè non fanno Pannella Senatore a vita, ora che è morto K? Oltretutto se lo meriterebbe pure.

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