Si può capire che Sandro Bondi rimproveri a Famiglia Cristiana di “aver superato i limiti della correttezza” – l’editoriale in edicola è prossimo all’insulto – ma non si capisce perché le rimproveri la mancanza della “rispettosa prudenza propria dei cattolici”. Sarà mica una larvata minaccia?
In questione, per chi si ispiri al magistero della Chiesa, è il profilo di una figura pubblica che dovrebbe essere esemplare: quale “rispettosa prudenza” è richiesta a Famiglia Cristiana al riguardo? Sospendere il giudizio su fatti che, per l’essere di dominio pubblico, sono di cattivo esempio all’elettorato cattolico? Ma sarebbe come pretendere che il magistero taccia sullo scandaloso modello morale che sta nel consentire a ciascuno di morire come e quando voglia. E dov’era Sandro Bondi quando c’era da rimproverare ai politici cattolici del suo partito la mancanza di “rispettosa prudenza” nel dare dell’assassino a Beppino Englaro?
prudenza un par de ciufoli
RispondiEliminaCavolo, erano giorni che non lo sentivo parlare. Gli hanno sostituito le pile e ha ripreso a muoversi e biascicare fregnacce.
RispondiEliminaC'è da sperare che non inizi a scrivere poesie.
Povero bucciotto.