mercoledì 13 ottobre 2010

Ammetto di nutrire pesanti pregiudizi contro il calcio



Ma poi qualcuno mi spiega perché non succede mai col rugby, col tennis, col cricket, ecc.


13 commenti:

  1. Mi deludi. Davvero non ci arrivi da solo?
    Un Sorriso

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  2. Tirare calci è una volgarità per definizione.

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  3. nemmeno io ti capisco: davvero pensi che dipenda dal colpire una pelota con i piedi piuttosto che con una racchetta?

    Gianni

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  4. 1. le regole del calcio sono abbastanza semplici per essere comprese anche dai diversamente intelligenti
    2. il calcio assomiglia vagamente ad un assalto, tipo battaglia campale, stuzzicando l'indole violenta e combattiva repressa nelle genti
    3. è facile da seguire anche urlando e imprecando, non serve concentrazione
    4. tutti possono provare a giocarci da piccoli, basta anche un vicolo e una palla di stracci, e sognare di diventare campioni
    5. insomma un eccellente prodotto per il mercato di massa

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  5. per diversi motivi, ma anche (alla veltroni!) perché tennis cricket e perfino il rugby hanno in genere altro tipo di pubblico e diverse tradizioni.

    se i "tifosi" serbi (o altri) fossero andati a fare il loro show al roland garros avrebbero avuto la stessa vetrina e soprattutto, te lo vedi il "tigre" tra il pubblico di wimbledom?

    il calcio ha sostituito l'arena, i gladiatori, le bighe, nasce dalla scissione del rugby per essere quello che è (o è stato)

    a dei bimbi piccoli prova dare loro una pallina con la racchetta, una pallla ovale e quindi un pallone ... alla fine sceglieranno di giocare con quest'ultimo

    il calcio è uno sport bellissimo, istintivo e immediato, rovinato da troppe cose, come del resto il ciclismo, definitivamente guastato, ad ogni livello, dal doping

    certe cose succedono nel calcio perché c'entra in modo preponderante il business peggiore e la politica corrotta

    ho provato a dare delle risposte. ciao

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  6. concordo, è perché ha tantissimi seguaci, e perciò tra i tanti i "cattivi" sono in numero sufficiente a farsi visibili; e anche, dove c'è la massa là vanno i violenti, non certo dove c'è l'élite.

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  7. mio padre giocò a calcio prima della guerra, quando i calciatori non fumavano, non bevevano e durante i ritiri prima della partita neanche potevano vedere la moglie, insomma una vita pulita quasi monastica.
    anche i tifosi erano più tranquilli a parte prendersela con l'arbitro per qualche fallo non visto e il massimo dello sfogo era gridargli "cornuto"!
    non è il gioco del calcio a portare alla violenza, ma le abitudini di una vita troppo "in vista", troppi soldi, droga, veline .. per i calciatori, e troppe occasioni per apparire nelle TV, sui giornali per i tifosi più scatenati.
    "apparire" sembra essere il valore più essenziale di questa nostra società, e se appari ci sei, vuol dire che esisti, che hai fatto gol nel libro della storia.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Gino_Callegari

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  8. C'era un libro, di Desmond Morris credo, in cui il calcio veniva visto non solo come guerra, ma anche come metafora non troppo velata dell'atto sessuale. Una cosa alla portata di tutti gli animali, insomma.

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  9. Ecco: http://it.wikipedia.org/wiki/La_trib%C3%B9_del_calcio

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  10. Malvino ha ragione: con il rugby e aggiungerei con la pallavolo, il basket etc...Per non parlare degli scacchi e della dama (italiana a 64, internazionale a 100 caselle)! Il poker sportivo lo lasciamo al buon Mario Adinolfi!
    :-)

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  11. Forse perché il calcio è leggermente più seguito? Mi immagino l'eco che possono avere questi ultras di fronte alle 12 persone al mondo che seguono il tennis.

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  12. La premessa non è mica tanto vera. In India e in Pakistan si sgozzano per il cricket.

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  13. In matematica si fanno i famosi controesempi per smentire certe tesi. La domanda di Malvino è legittima, visto che ad ogni spiegazione riportata tra questi commenti si può opporre un controesempio: tanti soldi? Strano, i giocatori di football americano, di golf, di basket, di baseball guadagnano molto di più. Se ne parla tanto in TV? Guardatevi il paese di cui sopra quanto si parla e straparla di quegli sport. È perché il calcio è un gioco fatto così? OK, stavolta uno potrebbe dire che negli Stati Uniti è troppo poco popolare. Ma in Giappone o Corea è popolarissimo, ha le stesse regole di sempre, è giocato da tantissimi ragazzi: ma queste cose in Giappone o Corea non succedono.

    La domanda è legittima. Io azzarderei a suggerire che si tratti di una tradizione culturale: come si balla alla fine di alcune feste di matrimonio, come si pranza insieme la domenica mattina, come si va in vacanza a Ferragosto, così per alcuni in Italia, e talvolta in Europa, quando le squadre giocano giocano a pallone si fa casino o ci si mena. Per loro è una tradizione, un fatto (stupidissimo) folcloristico, identitario, probabilmente si tramanda sin dalle partite dei pulcini.

    In Gran Bretagna esisteva questa stessa tradizione - anzi forse vide il culmine proprio con gli hooligans - ed ora non esiste più: quindi attenuanti non ve ne sono, né vale invocare le specifiche dello sport in questione.

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