venerdì 25 febbraio 2011

Tutto fa brodo



A sostegno della tesi che le rivolte popolari in Tunisia, in Egitto e in Libia nascono “laiche” e che almeno fino ad ora non mostrano di aver subito significativi condizionamenti di parte islamista, si rileva che neppure una bandiera americana è stata bruciata in piazza, né a Tunisi, né al Cairo, né a Bengasi. Il rilievo dev’essere di notevole valore se un giornale che si sta spendendo molto in questi giorni a rappresentarci come estremamente serio il rischio di una deriva islamista dei moti che agitano il Nord Africa – e parlo de Il Foglio – pubblicava ieri una foto come quella che riporto qua sopra.
Foto scattata a Ramallah, in Cisgiordania, a più di 500 km dal Cairo, a più di 1500 km da Bengasi, a più di 2000 km da Tripoli, a quasi 2500 km da Tunisi. D’altronde, quando si deve dimostrare l’indimostrabile, tutto fa brodo.


7 commenti:

  1. E pensano di servirlo alle 20.30 sulla rai...

    http://aronne.ilcannocchiale.it/2011/02/25/giuro_lavevo_pensato.html

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  2. C'è da dire che, invece, quanto ad antisemitismo abbondiamo sufficientemente.

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  3. Data la grandezza come giornalista tutto d'un pezzo e intellettualmente onesto (ho appena letto che) Ferrara condurrà un prime time su RAI1, al posto di quel che fu IL FATTO di Biagi.

    Ci sarà da divertirsi.

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  4. Mi permetti di indirizzarti a un mio post in cui parlo della pausa di alQaeda e degli islamisti in questa fase?
    http://onlyon.splinder.com/post/24176294/intelligentsia-padana-senza-intelligence

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  5. Sì, ho letto anche su dei blog (daw, per intenderci) dei panegirici agiografici su Mubarack. Giustificati con l'odio antiisraeliano che qualcuno ha manifestato nelle manifestazioni.
    Posto che a me, coma a qualsiasi persona di buon senso, preme l'esistenza di Israele, mi sorgono alcune domande:
    - Fino a che punto posso giustificare una (anzi, n) dittatura(1)(e) in un paese altro rispetto ad Israele per la sicurezza dello stesso?
    - Se giustifico la dittatura nello stato X per n anni, non rischio seriamente che quando la dittatura cade il rmbalzo crei un nocumento per la causa di Israele maggiore del vantaggio che le ha apportato?
    - Non è che questo alla fin fine fa il gioco dei vari integralismi?
    - Non posso immaginare che alcuni parametri di giudizio che per me sono importanti per gli altri siano secondari e rischino di diventare negativi?
    - Se io pretendo di "esportare la democrazia" devo esportarla solo laddove certi mei interessi sono lesi o anche dove gli stessi interessi sono tutelati ma la democrazia è negata?

    (1) Per Mubarack, forse meglio parlare di "dittalarga"

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  6. Ci dev'essere una fabbrica di bandiere americane in Cisgordania, altrimenti non si spiega la facilità con la quale riescono a procurarsene sempre di nuove.

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  7. @ formamentis

    a pensarci un po' è la stessa fabbrica che produce quelle israeliane

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