Provate a dire agli italiani che la caduta della dittatura di Gheddafi avrà come conseguenze l’aumento della bolletta di luce e gas, l’arrivo di 70-80.000 libici a Lampedusa e un forte calo in borsa della Juventus, e poi vediamo quanto se ne potranno fottere dei bombardamenti sui civili, dei missili anticarro sparati ad altezza d’uomo contro folle inermi e del cecchinaggio su donne, vecchi e bambini che il rais ha appaltato a mercenari stranieri.
Credete che il nostro amore per la libertà sia così forte? Anche quando la dittatura non tocca noi? Avete così grande stima degli italiani? La nostra fede nella democrazia ci chiede ogni tanto la vita di un maresciallo o un caporalmaggiore in Afghanistan o in Iraq, e noi gliela diamo, ma si può pretendere di più? Si può pretendere che la caduta della dittatura in Libia ci debba costare così tanto alla pompa di benzina? Voi pensate di sì? Io ho dei dubbi. Penso che almeno la metà degli italiani – voglio essere ottimista – non sia disposto a pagare troppo la libertà e la democrazia in Libia. Penso che almeno metà dell’altra metà storcerebbe il muso al momento di pagare.
Dico che l’Italia ha tanto copulato con Gheddafi che ora se lo ritrova incastrato dentro. Situazione imbarazzante e oggettivamente tragicomica, roba che neanche al pronto soccorso sanno trattenere le risatine. Sfilarsi sarà facile per gli altri partner, per l’Italia no: Mattei, Andreotti e Craxi si erano limitati al petting, con Berlusconi si è arrivati all’amplesso, anche molto appassionato.
Amor fatale: se mette male per Gheddafi, mette male anche per la nostra già scassatissima economia. Sollevare la questione dei diritti umani del popolo libico sarà considerato di cattivo gusto, a termosifoni freddi. E gli italiani cominceranno a convincersi che – se non in Tunisia, se non in Egitto – c’è davvero un pericolo di una deriva islamista in Libia, e che Gheddafi ne è l’antidoto. In nome della lotta all’aumento dei prezzi, i nostri servizi segreti confezioneranno le prove che è stata al Qaida a organizzare la protesta di Bengasi, e converrà crederci. Putin manderà armi al rais perché correrà voce che fra gli insorti sono stati segnalati dei ceceni.
Scherzo, naturalmente, o almeno spero.
Solo sbarazzandoci di Berlusconi potremmo conservare il giro d’affari con una Libia che si sia sbarazzata di Gheddafi. Era un accordo tra popoli – potremmo metterla così – anche se è stato stretto da quei due tipacci, che certamente ci cavavano lucro personale a danno della loro gente: caduto uno, caduto l’altro, cosa impedisce ai due popoli di conservare il loro rapporto privilegiato?
Cazzo, perche mai io sono tanto loffio nell'esprimere lo stesso pensiero?
RispondiEliminaNell'eventualità di una sollevazione popolare qui in Italia contro il Governo, le forze dell'ordine (o i mercenari berlusconiani) spareranno ad altezza d'uomo? E se si, vi sarà un ministro (della Giustizia o altro) o qualche ambasciatore che si dimetterà per dissociarsi dal presidente del consiglio?
RispondiElimina@ Gians
RispondiEliminaTu non sei affatto loffio.
Proviamo a farli vedere questo?
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/video/video.php?v=203209353028633
Speriamo bene. Anche perché s'avvicina la buona stagione e i termosifoni non serviranno tanto (lato positivo del global warming).
RispondiEliminaIn caso di sollevazione popolare qui in Itaglia, il Governo farà intervenire brigate d'assalto formate da veline e vallette con divisa mimetica composta da mini inguinale e tacchi da 12. La sollevazione popolare finirà immediatamente a tarallucci e vino.
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo
RispondiEliminabtw, mattei morì molto prima dell'ascesa di qaddafi...
RispondiEliminaIeri un barista (non "il mio" barista), verso ora di chiusura, si augura, rivolgendosi all'unico avventore, che almeno queste guerre nel nord Africa servano a fare ripartire l'economia, con la ricostruzione, le commesse, etc.
RispondiEliminaMi pare un esempio lampante di quello che dici.
Siccome poi pare brutto indignarsi con il lavoratore stanco che ti ha appena servito un tramezzino, ho opposto soltanto il dubbio che la guerra al massimo faccia ripartire le economie dei paesi già ricchi, quelli in cui bisogna rimettere in moto una macchina ingolfata ma ricca di carburante, in cui bisogna trovare un modo di dissipare. La Libia sarà anche piena di carburante, ma dubito che basti per far ripartire il motore dell'Italia a spinta.
Peccato il refuso nel titolo: manca una G, quella che distingue il popolo bue dagli altri, itaGliani e italiani...
RispondiEliminaPutin gongola se Gheddafi ha problemi, perché il suo gas è ancora al sicuro.
RispondiEliminaAd ogni modo non credo che i libici siano autolesionisti, per cui se pure crolla il dittatore, il loro gas continueranno a vendercelo, perché noi glielo pagheremo. Bisogna solo sperare che non vengano sabotati i gasdotti (ma tanto poi li riparerebbe Saipem, quindi no problem).
La democrazia in Africa è una speranza che commuove, il mondo potrebbe veramente diventare un posto migliore con i fratelli africani liberi di contribuire allo sviluppo dell'umanità.
Saluti,
j
Siamo proprio sicuri che le persone che incontriamo per strada e ci parlano di buoni propositi, siano allo stesso modo capaci di agire? Se fosse così i governi italiani sarebbero più attenti alle esigenze dell'ultimo. Ma noi non vogliamo che si pensi all'ultimo, perché penalizzerebbe anche noi.
RispondiEliminaNoi vogliamo migliorare la nostra personale condizione.
http://confusaratio.wordpress.com/
non so quante volte l'ho riletto ..
RispondiElimina"Caduto uno, caduto l’altro, cosa impedisce ai due popoli di conservare il loro rapporto privilegiato?"
RispondiEliminaNon lo so. Forse quelle nazioni europee ed extra-europee che si infiltreranno in Libia dopo la caduta del Rais? Forse quelle nazioni che hanno già agenti in Libia e che stanno appoggiando con finanziamenti ed armi gli insorti? Un governo filo-americano, freddo con una Italia amica di Gheddafi?
Io comunque sento il vento della libertà, vedo i giovani studenti libici armati fino ai denti, le finte fosse comuni che sono vecchie fosse singole di cimiteri, i cartelli in inglese con messaggi incomprensibili ("Oil for the West"), le tribù incazzate con il grande tiranno, i reduci delle guerre afgane, i fondamentalisti islamici, gli ex-monarchici, etc Non vedono l'ora di sperimentare la democrazia elettorale, non stanno più nella pelle...